Culteranesimo

Luis de Góngora, fondatore del Culteranesimo o Gongorismo, di Velázquez.

Il culteranismo (anche culteranesimo o gongorismo) è un'estetica del barocco spagnolo nell'ambito più generale del concettismo, con il quale divide l'intenzione di rarefare e calibrare l'espressione separandola dall'equilibrio e chiarezza dei classici, ma con il procedimento opposto, cioè dilatando il significato in una maggiore espressione estetica, non per chiarire il messaggio mediante il procedimento della parafrasi, ma piuttosto per impressionare e confondere con il labirintico, il sensoriale e l'evanescente dell'espressione, e applicarsi fondamentalmente al genere lirico e al verso piuttosto che alla prosa.

Lo stile culterano è un'amplificazione non parafrastica in quanto non pretende esplicare ma dilettare con l'esercizio intellettuale dell'enigma. Questa estetica letteraria viene detta anche gongorismo dal nome del suo maggior esponente spagnolo, il poeta cordovano Luis de Góngora, il quale contribuì a crearla dandole la sua forma definitiva.

Tale estetica è stata assimilata a quelle di altri Paesi, più o meno coeve: al marinismo italiano, o al preziosismo francese, come pure all'eufuismo anglosassone. Tuttavia la Spagna contava già su un precedente del secolo XVI: frate Antonio de Guevara.


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