De Catilinae coniuratione

La congiura di Catilina
Titolo originaleDe Catilinae coniuratione
Altri titoliDe bello Catilinae
Frontespizio miniato di un manoscritto del De bello Catilinae, copiato da Bartolomeo San Vito per Bernardo Bembo nel 1471-84, custodito nella Biblioteca Apostolica Vaticana
AutoreGaio Sallustio Crispo
1ª ed. originale43-40 a.C.
Editio princepsVenezia, Vindelino da Spira, 1470
GenereSaggio
Sottogeneremonografia storica
Lingua originalelatino

Il De Catilinae coniuratione (in italiano La congiura di Catilina[1]) è una monografia storica, la seconda[2] in assoluto della letteratura latina[3], scritta dallo storico latino Gaio Sallustio Crispo (86 - 34 a.C.).

Seguendo una scansione narrativa suddivisa in 61 capitoli, l'opera narra la congiura ordita da Lucio Sergio Catilina nel 63 a.C., nel tentativo, rivelatosi poi fallimentare e costatogli la vita, di sovvertire l’ordinamento repubblicano di Roma.

La congiura catilinaria viene vista dallo storico di Amiternum come uno degli argomenti più significativi della decadenza morale e sociale della classe dirigente romana (specie dei senatori) durante il I secolo a.C., una corruzione che egli denuncia e critica severamente lungo tutta la narrazione.

Dopo La congiura di Catilina, Sallustio scrisse un'altra monografia storica, il Bellum Iugurthinum, ovvero la Guerra di Giugurta, sull'omonimo conflitto.

  1. ^ Il titolo viene anche talvolta tradotto in maniera letterale come Sulla o Della congiura di Catilina.
  2. ^ Il primo esempio latino di questo genere letterario era stata l'opera sulla Seconda guerra punica composta da Celio Antipatro nel II secolo a.C.
  3. ^ Da: Gaio Sallustio Crispo, De coniuratione Catilinae - La congiura di Catilina, a cura di N. Flocchini, Mursia, 1993, ISBN 88-425-1574-4.

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