Denis Avey

«Non partii soldato per difendere il re e il mio Paese, per quanto fossi un patriota abbastanza convinto. No, mi arruolai per il gusto di farlo, per l'avventura. non avevo idea dell'inferno al quale stavo andando incontro. Quando partimmo per la guerra non fummo salutati come eroi. Lasciammo Liverpool a bordo dell'incrociatore Otranto in una luminosa mattina di ottobre del 1940, senza la più pallida idea della nostra destinazione. Rimasi a guardare il Royal Liver Building, al di là della distesa sempre più ampia d'acqua torbida del Mersey, chiedendomi se avrei mai più rivisto gli enormi uccelli di metallo verdastro sulla sommità dell'edificio. A quel tempo Liverpool non aveva ancora subìto gravi bombardamenti. Avrebbe avuto la sua parte un mese dopo la mia partenza, ma per il momento era ancora una città relativamente tranquilla. Io avevo ventun anni, e mi sentivo invulnerabile. Se perdo un arto – promisi a me stesso – a casa non ci torno. Ero un soldato con i capelli rossi e un temperamento combattivo che mi avrebbe cacciato in un mucchio di guai, ma ero fatto così.»

Denis Avey
SoprannomeGinger
NascitaEssex, 11 gennaio 1919
MorteBakewell, 16 luglio 2015
Cause della mortecause naturali
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Inghilterra Inghilterra - Bandiera del Regno Unito Regno Unito
Forza armataBritish Army
Unità7th Armoured Division
GuerreSeconda guerra mondiale - Campagna del Nordafrica (1940-1943)
DecorazioniBritish Hero of the Holocaust
PubblicazioniAuschwitz. Ero il numero 220543
Altre caricheIngegnere e autore
voci di militari presenti su Wikipedia

Denis Avey (Essex, 11 gennaio 1919Bakewell, 16 luglio 2015) è stato un militare, ingegnere e autore britannico.

Prigioniero durante la Seconda guerra mondiale, lavorò come ingegnere all'IG Farben presso il Campo di lavoro di Monowitz (vicino ad Auschwitz). Durante quel periodo, fu in contatto con molti prigionieri ebrei deportati ad Auschwitz. Strinse amicizia in particolare con Ernst Lobethal, a cui contribuì a salvare la vita grazie al contrabbando di alcune sigarette, fatte arrivare apposta da lui. Per questo, nel 2010, ha ottenuto la decorazione di British Hero of the Holocaust dall'ex Primo Ministro britannico Gordon Brown.[2] Avey afferma anche di aver conosciuto un ebreo olandese di nome Hans e con lui decise di avviare uno scambio di abiti per entrare all'interno del Campo di concentramento di Auschwitz e vivere da vicino gli orrori perpetrati dall'esercito nazista.[3] La sua storia è raccontata in dettaglio nel libro, realizzato insieme al giornalista della BBC Rob Broomby, il memoriale Auschwitz. Ero il numero 220543[4] che è stato pubblicato nel 2011. Mentre sono pienamente confermate la presenza di Avey come prigioniero a Monowitz e la sua amicizia con Ernst Lobethal, della sua affermazione di essere entrato ad Auschwitz con un scambio di abiti con il prigioniero Hans non si hanno conferme e in molti hanno anche espresso dubbi che una cosa simile sia stata effettivamente possibile.[5]

  1. ^ Deni Avey - Wikiquote, su it.wikiquote.org. URL consultato il 13 maggio 2013.
  2. ^ Medal honours UK's Holocaust 'heroes', su news.bbc.co.uk. URL consultato il 13 maggio 2013.
  3. ^ L'uomo che entrò ad Auschwitz volontariamente per raccontare l'orrore, su ilmiolibro.kataweb.it. URL consultato il 13 maggio 2013.
  4. ^ Denis Avey Auschwitz. Ero il numero 220543, su lettofranoi.it. URL consultato il 13 maggio 2013.
  5. ^ Denis Avey 'broke into Auschwitz' to expose Holocaust; but is this account an insult? | Daily Mail Online

© MMXXIII Rich X Search. We shall prevail. All rights reserved. Rich X Search