Diclorotris(trifenilfosfina)rutenio(II)

Diclorotris(trifenilfosfina)rutenio(II)
Struttura del diclorotris(trifenilfosfina)rutenio(II)
Struttura del diclorotris(trifenilfosfina)rutenio(II)
Nome IUPAC
Diclorotris(trifenilfosfina)rutenio(II)
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC54H45Cl2P3Ru
Aspettosolido grigio scuro[1]
Numero CAS15529-49-4
Numero EINECS239-569-7
PubChem11007548 e 84971
SMILES
[Ru+2].[Cl-].[Cl-].c3c(P(c1ccccc1)c2ccccc2)cccc3.c1ccccc1P(c2ccccc2)c3ccccc3.c1ccccc1P(c2ccccc2)c3ccccc3
Proprietà chimico-fisiche
Densità (g/cm3, in c.s.)1,43[2]
Solubilità in acquainsolubile
Indicazioni di sicurezza

Il diclorotris(trifenilfosfina)rutenio(II) è il composto di coordinazione con formula bruta C54H45Cl2P3Ru, generalmente espressa come RuCl2(PPh3)3. In condizioni normali è un solido grigio scuro, insolubile in acqua ma solubile in solventi organici. In questo composto il rutenio ha stato di ossidazione +2. Disponibile in commercio, è il più importante derivato fosfinico del rutenio.[3] Viene usato come precursore per la sintesi di altri composti di rutenio, alcuni dei quali sono importanti per applicazioni in catalisi omogenea; un esempio è il catalizzatore di Grubbs.

  1. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Sig19
  2. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Lap65
  3. ^ Sabo-Etienne e Grellier 2006

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