Disinfezione

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La disinfezione è una misura atta a ridurre tramite uccisione, inattivazione o allontanamento/diluizione, la maggior quantità di microrganismi quali, batteri, virus, funghi, protozoi al fine di controllare il rischio di infezione per persone o di contaminazione di oggetti o ambienti. Un disinfettante non garantisce la completa rimozione di qualsiasi agente biologico; infatti in ciò si distingue la pratica della sterilizzazione che, per converso, rimuove anche eventuali spore.[1] Di fatto, la corretta resa sterile dei ferri chirurgici è resa possibile tramite l'impiego di appositi macchinari come le autoclavi. Secondo l'uso si distinguono disinfettanti per oggetti, per le mani, per l'aria e per le superfici.

Nel caso delle acque la disinfezione è un possibile passaggio di affinamento per l'impiego di acque sottoposte a standard qualitativi elevati (industria farmaco-cosmetica e microelettronica) o per il recupero di acque contaminate prima del loro riciclo all'interno del processo produttivo.[2]

Disinfezione di una tuta di protezione da aggressivi chimico-biologici.
  1. ^ Claudio Mazziotta, Matteo Mazziotta e Adriano Pareto, La sintesi di indicatori territoriali di dotazione infrastrutturale: metodi di costruzione e procedure di ponderazione a confronto, in RIVISTA DI ECONOMIA E STATISTICA DEL TERRITORIO, n. 1, 2010-03, pp. 7–33, DOI:10.3280/rest2010-001002. URL consultato l'8 febbraio 2023.
  2. ^ Disinfezione a raggi UV, in La Chimica & l'Industria, n. 1, Società Chimica Italiana, gennaio 2008, p. 72.

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