Economia degli Stati Uniti d'America

Voce principale: Stati Uniti d'America.

L'economia degli Stati Uniti d'America è la più grande e sviluppata del mondo per valore aggiunto, con un prodotto interno lordo di 20 mila ,54 miliardi di dollari nel 2020[1].

I settori di punta sono il terziario (banche, assicurazioni, trasporti, commercio, editoria, intrattenimento) e l'industria (petrolio, armi, prodotti di largo consumo, aerospazio, automobili, elettronica, informatica, telematica). Rilevante è anche il peso del settore primario, soprattutto nella produzione di soia e cereali (mais, frumento) e nella zootecnia, nonostante il ridottissimo numero di addetti.

Già molto grande e sviluppata sul finire dell'Ottocento, l'economia statunitense ha cominciato a decollare davvero solo dopo la seconda guerra mondiale. Cresciuta a grandi passi negli anni cinquanta e sessanta, a partire dal 1965 cominciarono a manifestarsi i problemi strutturali del sistema economico internazionale istituito a Bretton Woods. Negli USA gli squilibri macroeconomici e l'inflazione furono dovuti dall'aumento del costo delle materie prime a causa della svalutazione del dollaro e in questo decennio iniziarono anche problemi di deficit commerciale a causa della costosa guerra del Vietnam.

Il ruolo del dollaro negli scambi commerciali internazionali determinò l'aumento dell'inflazione e il deflusso di capitali in valuta pregiata verso l'estero. Furono molte le misure adottate dalle amministrazioni statunitensi, tra le quali vi fu l'introduzione della Interest Equalization Tax (IET), volta a scoraggiare il movimento di capitali verso l'estero attraverso un aumento dei costi di transazione tramite la tassazione. Gli anni '70 furono caratterizzati dalla fine del sistema di cambi fissi di Bretton Woods e dall'inconvertibilità del dollaro in oro.

Di recente gli sforzi economici del Paese si sono concentrati su debito pubblico nazionale (34 000 miliardi di dollari a fine 2023), debiti aziendali (9 000 miliardi), ridotta solvibilità delle obbligazioni, debiti del servizio sanitario (34 000 miliardi), difficoltà finanziarie dei servizi sociali (12 000 miliardi), debito estero (calcolato da istituti fuori degli USA)[2], deficit commerciale ed aumento dell'immigrazione clandestina. A fine 2023 il debito pubblico nazionale è ammontato a circa 34 000 miliardi di dollari USA, quota pari a quasi il 129% del PIL[3]. Ciò comprende anche i vari deficit e problemi d'interesse del governo.

  1. ^ CIA.gov - CIA World Factbook, su cia.gov. URL consultato il 7 giugno 2009 (archiviato dall'url originale il 4 giugno 2011).
  2. ^ Bivens, L. Josh (14 dicembre 2004) [hww.epinet.org/content.cfm/Issuebrief203 Debt and the dollar] Economic Policy Institute
  3. ^ Usa, debito pubblico supera per la prima volta i 34 trilioni di dollari, su Teleborsa. URL consultato l'8 aprile 2024.

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