Enrico Berlinguer

Disambiguazione – Se stai cercando il fondatore della Nuova Sardegna, vedi Enrico Berlinguer (politico 1850).
Enrico Berlinguer

Segretario generale del Partito Comunista Italiano
Durata mandato17 marzo 1972 –
11 giugno 1984
PresidenteLuigi Longo
PredecessoreLuigi Longo
SuccessoreAlessandro Natta

Segretario della Federazione Giovanile Comunista Italiana
Durata mandato12 aprile 1949 –
14 marzo 1956
PredecessoreAgostino Novella
SuccessoreRenzo Trivelli

Deputato della Repubblica Italiana
Durata mandato5 giugno 1968 –
11 giugno 1984
LegislaturaV, VI, VII, VIII, IX
Gruppo
parlamentare
Comunista
CircoscrizioneRoma
Incarichi parlamentari
  • Componente della III commissione (affari esteri e comunitari) dal 10 luglio 1968 all'11 giugno 1984
Sito istituzionale

Europarlamentare
Durata mandato17 luglio 1979 –
20 gennaio 1982
LegislaturaI
Gruppo
parlamentare
Comunista
CircoscrizioneItalia centrale
Incarichi parlamentari
  • Membro della Commissione politica dal 20 luglio 1979 al 20 gennaio 1982
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoPartito Comunista Italiano
Titolo di studioDiploma di Maturità classica
ProfessioneFunzionario di partito
FirmaFirma di Enrico Berlinguer

Enrico Berlinguer (AFI: /berlinˈɡwɛr/[1], ; Sassari, 25 maggio 1922Padova, 11 giugno 1984) è stato un politico italiano, tra le figure più influenti e iconiche della cosiddetta Prima Repubblica.

Attivo nell'antifascismo sardo, nel 1943 s'iscrisse al Partito Comunista Italiano (PCI). Nel dopoguerra fu tra i principali artefici della ricostituzione della sua organizzazione giovanile, la FGCI, che guidò fino al 1956. Nel 1962 entrò nella segreteria del PCI e divenne responsabile della sezione esteri. Eletto segretario generale del partito nel 1972, mantenne tale ruolo fino alla prematura scomparsa dodici anni dopo, a seguito di un ictus che lo colpì durante un comizio.

Svolse un ruolo di grande importanza nel movimento comunista internazionale con l'avvio di un processo di distanziamento dall'Unione Sovietica e l'elaborazione di un modello alternativo che prese il nome di eurocomunismo. Nello scenario nazionale, teorizzò e tentò di realizzare, collaborando con Aldo Moro, il compromesso storico. È ricordato inoltre per aver sollevato la questione morale relativamente alle modalità di gestione del potere da parte dei partiti politici italiani.

Fu un personaggio molto popolare, rispettato dagli avversari e amato dai propri militanti. Sull'onda emotiva della sua prematura scomparsa, il PCI alle elezioni europee del 1984 superò per la prima e unica volta la Democrazia Cristiana nei consensi. Sotto la sua segreteria, nel 1976 il PCI aveva già ottenuto il suo massimo risultato elettorale (34,4%), secondo partito alle spalle della DC.


© MMXXIII Rich X Search. We shall prevail. All rights reserved. Rich X Search