Esaclorobenzene | |
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Nome IUPAC | |
Esaclorobenzene | |
Abbreviazioni | |
HCB BHC | |
Nomi alternativi | |
Perclorobenzene Benzene esaclorato | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C6Cl6 |
Massa molecolare (u) | 284,80 |
Aspetto | solido cristallino bianco |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 204-273-9 |
PubChem | 8370 |
SMILES | C1(=C(C(=C(C(=C1Cl)Cl)Cl)Cl)Cl)Cl |
Proprietà chimico-fisiche | |
Densità (g/cm3, in c.s.) | 2,04 |
Solubilità in acqua | insolubile |
Temperatura di fusione | 231 °C (504,15 K) |
Temperatura di ebollizione | 323-326 °C (596,15-599,15 K) |
Tensione di vapore (Pa) a 293,15 K | 1,45·10−3 |
Indicazioni di sicurezza | |
Punto di fiamma | 242 °C (515,15 K) |
Simboli di rischio chimico | |
pericolo | |
Frasi H | 350 - 372 - 410 |
Consigli P | --[1] |
L'esaclorobenzene, noto anche come perclorobenzene, è un composto organico derivato da un anello di benzene policlorurato, ovvero in cui tutti gli atomi di idrogeno sono sostituiti dal cloro. Viene ottenuto per clorurazione del benzene in presenza di FeCl3 a temperatura di circa 230 °C, o alternativamente per decomposizione termica dell'esaclorocicloesano in presenza di cloro.
Si presenta sotto forma di solido bianco ed è insolubile in acqua, poco solubile in etanolo e solubile in solventi apolari quali cloroformio ed etere.
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