Esposizione internazionale di Milano (1906)

Expo 1906
Esposizione Universale
Logo
Logo
StatoBandiera dell'Italia Italia
CittàMilano
TemaTrasporti
Periododal 28 aprile
al 11 novembre
Partecipanti25 Paesi
Visitatori10 milioni
Area100 ha
Cronologia
PrecedenteSuccessiva
Expo 1905Expo 1910
Bandiera del Belgio Liegi Bandiera del Belgio Bruxelles
 

«La giornata del 28 nella quale la città era tutta festa, fu finalmente sorrisa dal sole»

L'Esposizione internazionale di Milano del 1906, o Esposizione internazionale del Sempione, si tenne dal 28 aprile all'11 novembre di quell'anno in padiglioni ed edifici appositamente costruiti nell'area alle spalle del Castello Sforzesco, l'attuale Parco Sempione, e nell'area allora occupata dalla Piazza d'armi sulla quale dal 1923 sorgerà la Fiera di Milano. Le due aree erano collegate da una ferrovia elettrica sopraelevata a circa 7 metri di altezza, lunga circa 1.700 metri.

Il tema scelto fu quello dei trasporti a festeggiamento del traforo del Sempione che era stato inaugurato nel febbraio del 1905 e da cui l'Esposizione trasse il nome e l'ispirazione. Presidente dell'Esposizione internazionale del 1906 fu il finanziere e banchiere milanese Cesare Mangili (1850-1917).

Per l'occasione furono investiti 13 milioni di lire dell'epoca, le nuove costruzioni furono 225 tra cui l'acquario civico, l'unica costruzione non demolita e tuttora esistente insieme al padiglione dell'Umanitaria, progettato da Luigi Conconi[1] e trasferito ad Anzola d'Ossola nel 1911.[2] Le nazioni partecipanti furono 40, gli espositori 35.000, i visitatori furono stimati in più di 5 milioni, una cifra record per l'epoca.

L'immagine ufficiale dell'esposizione, selezionata attraverso un concorso, era dall'artista triestino Leopoldo Metlicovitz e rappresentava un'allegoria del progresso tecnico-scientifico. Il manifesto celebrava l'apertura del traforo del Sempione, completato nel 1905, da cui prese il nome il Parco Sempione stesso e che aveva resa realizzabile la prima linea ferroviaria diretta tra Milano e Parigi. Nel poster di Metlicovitz il dio del commercio Mercurio e la scienza, illuminati dai bagliori rossastri del fuoco della locomotiva, escono dal traforo e guardano verso la città di Milano di cui si riconosce la sagoma del Duomo. La stampa del poster era delle Officine Grafiche Ricordi.

  1. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore umanitaria
  2. ^ Il padiglione dell’Umanitaria 1906 Dall’Expo ad Anzola d’Ossola, su Archivio Iconografico del Verbano Cusio Ossola, http://archiviodelverbanocusioossola.com (archiviato dall'url originale il 23 gennaio 2016).

© MMXXIII Rich X Search. We shall prevail. All rights reserved. Rich X Search