Eurobond

Disambiguazione – Se stai cercando i titoli obbligazionari denominati in Euro, vedi Eurobbligazione.
L'Eurotorre di Francoforte, sede della Banca centrale europea

Gli eurobond o stability bond furono delle ipotetiche obbligazioni governative emesse in euro in maniera congiunta da parte dei 19 stati dell'eurozona. L'idea fu sollevata per la prima volta nel 2011 dalla commissione Barroso II come meccanismo di distribuzione del debito nel contesto della crisi del debito sovrano europeo durante il periodo 2009-2012. Tali obbligazioni sarebbero state da emettersi a cura di un'apposita agenzia dell'Unione europea, la cui solvibilità sarebbe stata garantita congiuntamente dagli stessi Paesi dell'eurozona.[1]

Con la medesima accezione, è stato utilizzato anche il termine E-bond (E-obbligazione in italiano), proposto, tra gli altri, dal presidente dell'Eurogruppo, Jean-Claude Juncker, e dal Ministro dell'economia e delle finanze italiano Giulio Tremonti[2][3]. Poco alla volta, nell'Unione Europea sta prendendo quota l'idea di creare un vero bilancio europeo[4][5] e la proposta delle eurobbligazioni sta alimentando le discussioni.[6]

  1. ^ Federico Rampini, Obama e la Ue non frenano l'emorragia. Inizia il lungo inverno dell'economia, in la Repubblica, 19 agosto 2011. URL consultato il 24 agosto 2011.
  2. ^ (EN) Jean-Claude Juncker e Giulio Tremonti, E-bonds would end the crisis, in Financial Times, 5 dicembre 2010. URL consultato il 6 dicembre 2010 (archiviato dall'url originale il 12 luglio 2015).
  3. ^ Tremonti e la crisi: "Ci siamo dentro e il futuro sono gli eurobond", in la Repubblica, 27 agosto 2011. URL consultato il 29 agosto 2011.
  4. ^ Stefano Natoli, Germania, sì della Corte costituzionale al salvataggio della Grecia. Bocciati gli euroscettici, in Il Sole 24 Ore, 7 settembre 2011. URL consultato il 7 settembre 2011.
  5. ^ Annunci PPN, Barroso: "Sì a eurobond e Tobin Tax Basta con l'unanimità nell'Ue", in La Stampa, 28 settembre 2011. URL consultato il 28 settembre 2011 (archiviato dall'url originale il 1º ottobre 2011).
  6. ^ Isabella Bufacchi, Nuovi titoli europei allo studio, vantaggi e svantaggi. Con i «Blue bond» tempi più rapidi ma doppio mercato, in Il Sole 24 Ore, 24 agosto 2011. URL consultato il 23 novembre 2011.

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