Fascio littorio

Il fascio littorio

Il fascio littorio (in latino fasces lictoriæ[1])[N 1] era, nell'Antica Roma, l'arma portata dai littori, che consisteva in un fascio di bastoni di legno legati con strisce di cuoio, normalmente intorno a una scure, a rappresentare il potere di vita e di morte sui condannati romani.

Divenne in seguito un simbolo del potere e dell'autorità maggiore, l'imperium, e assunse la tipica forma di fascio cilindrico di verghe di betulla bianca simboleggianti il potere di punire, legate assieme da nastri rossi di cuoio (in latino fasces), simboli di sovranità e unione, al quale talvolta era infissa un'ascia di bronzo.

Venne poi ripreso come simbolo nell'araldica da movimenti e ideologie politiche rivoluzionarie (nella rivoluzione francese come simbolo di ordine pubblico, guidato dal popolo liberato se insieme al berretto frigio) e poi dal Fascismo, che nel 1926 rese il fascio littorio parte dello stemma del Regno d'Italia.

  1. ^ Arman Golapyan, Fasces lictoriae, su Veni Vidi Vici. URL consultato il 14 gennaio 2022.


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