Ferdinando II delle Due Sicilie

Disambiguazione – Se stai cercando il sovrano del Regno di Napoli che regnò dal 1495 al 1496, vedi Ferdinando II di Napoli.
Ferdinando II delle Due Sicilie
Ferdinando II di Borbone delle Due Sicilie in un ritratto fotografico di Alphonse Bernoud del 1859
Re del Regno delle Due Sicilie
Stemma
Stemma
In carica8 novembre 1830 –
22 maggio 1859
PredecessoreFrancesco I
SuccessoreFrancesco II
Nome completoFerdinando Carlo Maria di Borbone-Due Sicilie
TrattamentoSua Maestà
Altri titoliDuca di Calabria (1825-1830)
NascitaPalermo, 12 gennaio 1810
MorteCaserta, 22 maggio 1859 (49 anni)
Luogo di sepolturaBasilica di Santa Chiara
Casa realeBorbone-Due Sicilie
PadreFrancesco I delle Due Sicilie
MadreMaria Isabella di Spagna
ConiugiMaria Cristina di Savoia
Maria Teresa d'Austria
Figliprime nozze:
Francesco II
seconde nozze:
Luigi
Alberto
Alfonso
Maria Annunziata
Maria Immacolata
Gaetano
Giuseppe
Maria Pia
Vincenzo
Pasquale
Maria Luisa
Gennaro
ReligioneCattolicesimo

Ferdinando II di Borbone (Ferdinando Carlo Maria; Palermo, 12 gennaio 1810Caserta, 22 maggio 1859) è stato re del Regno delle Due Sicilie dal 1830 fino alla sua morte.

Successe al padre Francesco I in giovane età e fu autore di un radicale processo di risanamento delle finanze del Regno. Sotto il suo dominio il Regno delle Due Sicilie conobbe una serie di timide riforme burocratiche e importanti innovazioni in campo tecnologico, come la costruzione della ferrovia Napoli-Portici, prima in Italia, e la creazione di alcuni impianti industriali, come le officine di Pietrarsa. Ferdinando si impegnò inoltre nella creazione della marina militare e mercantile, nel tentativo di aumentare gli scambi con l'estero.

A causa però del suo temperamento reazionario e del perdurante contrasto con i ceti dirigenti, il suo regno fu sconvolto dai moti rivoluzionari del 1848. La repressione dei moti gli procurò il soprannome di Re Bomba.[1]

Dopo un breve esperimento costituzionale, il Regno fu segnato fino al termine della sua vita da una progressiva stretta in senso fortemente assolutista e conservatore, proseguendo il re ad accentrare completamente su di sé il peso dello Stato, retto in maniera paternalistica, e ad attuare una politica economica statica i cui effetti sono tutt'oggi oggetto di contrastanti valutazioni. Alla sua morte il trono passò al figlio Francesco II, sotto il cui governo ebbe fine il Regno delle Due Sicilie, unito al Regno d'Italia in seguito alla spedizione dei Mille e alla campagna piemontese.

  1. ^ Il soprannome gli fu attribuito in seguito al cannoneggiamento di Messina, compiuto per sua volontà dopo la ribellione della città durante i moti del 1848.

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