Fortuna

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Scultura della dea Fortuna, tradizionalmente bendata, di Annita Mechelli.

«Della fortuna instabile
la revolubil ruota
mentre ne giunge al vertice
per te s'arresta immota.»

La fortuna è un'ipotetica entità in grado di influenzare in maniera positiva o negativa gli eventi casuali. La definizione varia tuttavia a seconda del contesto filosofico, religioso, letterario di riferimento.

Secondo l'editore e lessicografo statunitense Noah Webster, la fortuna è «una forza senza scopo, imprevedibile e incontrollabile che plasma gli eventi in maniera favorevole per un individuo, un gruppo o una causa».[1] Secondo il dizionario della lingua italiana di Giacomo Devoto e Gian Carlo Oli, è la «presunta causa degli eventi e delle circostanze non spiegabili razionalmente».[2]

Ruota della fortuna, simbolo ricorrente della buona sorte,[3] che rappresenta i suoi imprevisti andirivieni, come nell'omonima carta dei tarocchi, o in opere d'arte quali il rosone della basilica di San Zeno.

Quando viene intesa come un fattore indipendente dal proprio controllo, cioè che non riguarda la volontà, l'intenzione o il desiderio, la fortuna può essere interpretata in almeno due sensi: nel senso "prescrittivo" indica un concetto soprannaturale e deterministico secondo il quale vi sono forze che determinano il verificarsi di certi eventi, nel senso "descrittivo" si parla di fortuna in seguito ad eventi che portano ad essere felici o infelici. Il significato del termine fortuna può quindi inglobare diversi concetti che vanno dalla aleatorietà passando per la fede e la superstizione.

  1. ^ Max Gunther, The Look Factor, Google Books, Harriman House, 2010.
  2. ^ Il dizionario della lingua italiana, Le Monnier, Devoto & Oli (1993).
  3. ^ Illustrazione tratta dal Liber ad honorem Augusti di Pietro da Eboli, 1196 (Burgerbibliothek di Berna, cod. 120 II, folio 146 retro).

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