Frana

La frana del Monte Toc che causò il disastro del Vajont
Segnale di rischio frana secondo la norma internazionale ISO 7010.

Con il termine frana si indica il movimento o la caduta di una massa di terreno o roccia sotto l'azione della forza di gravità. Con lo stesso termine ci si riferisce, per metonimia, al materiale coinvolto nel movimento, cioè al corpo di frana.

Le frane possono avere caratteristiche molto diverse tra loro, sia per quanto riguarda il materiale coinvolto e il tipo di movimento, sia per la loro estensione e profondità, sia per la loro velocità e durata. Alcuni esempi di frane sono le colate rapide di detrito o di fango, i crolli di roccia e gli scorrimenti di terreno lenti e profondi. Le frane caratterizzano una grande varietà di ambienti, dall'alta montagna alla collina, finanche lungo falesie costiere e pendii sottomarini.

La forza di gravità è il motore principale di una frana, ma esistono una serie di fattori che possono condizionare un pendio e predisporlo a fenomeni di instabilità e movimenti. Tra questi, possono giocare ruoli importanti l'azione degli agenti atmosferici (ad esempio attraverso la saturazione del terreno e l'erosione superficiale dovuta alle piogge), le variazioni climatiche stagionali (che possono indurre deformazioni e provocare fratture), la sismicità (che può indebolire o fratturare la roccia), così come l'azione dell'uomo (ad esempio attraverso il disboscamento e l'agricoltura intensiva). Generalmente, esiste una causa scatenante che innesca il movimento franoso (come ad esempio una forte pioggia o un terremoto, oppure uno scavo per costruire una strada o un edificio), sebbene non sempre questa è ben identificabile o unica.


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