Franz Beckenbauer

Franz Beckenbauer
Franz Beckenbauer con la nazionale tedesca nel 1975
Nazionalitàbandiera Germania Ovest
Bandiera della Germania Germania (dal 1990)
Altezza181 cm
Peso79 kg
Calcio
RuoloAllenatore (ex difensore)
Termine carriera1º settembre 1983 - giocatore
15 maggio 1996 - allenatore
Carriera
Giovanili
1959-1963Bayern Monaco
Squadre di club1
1964-1977Bayern Monaco433 (60)
1977-1980N.Y. Cosmos80 (17)
1980-1982Amburgo28 (0)
1983N.Y. Cosmos25 (2)
Nazionale
1965-1977Bandiera della Germania Ovest Germania Ovest103 (14)
Carriera da allenatore
1984-1990Bandiera della Germania Ovest Germania Ovest
1990Olympique Marsiglia
1994Bayern Monaco
1996Bayern Monaco
Palmarès
 Mondiali di calcio
ArgentoInghilterra 1966
BronzoMessico 1970
 Mondiali di calcio
OroGermania Ovest 1974
ArgentoMessico 1986
OroItalia 1990
 Europei di calcio
OroBelgio 1972
ArgentoJugoslavia 1976
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Franz Anton Beckenbauer (AFI: [ˈfʁants ˈantoːn ˈbɛkŋ̍ˌbaʊɐ]; Monaco di Baviera, 11 settembre 1945Salisburgo, 7 gennaio 2024[1][2]) è stato un calciatore, allenatore di calcio e dirigente sportivo tedesco, di ruolo difensore.

Soprannominato Kaiser, è considerato uno dei più grandi giocatori della storia del calcio[3][4][5][6][7][8][9]. Occupa la 4ª posizione nella speciale classifica dei migliori calciatori del XX secolo pubblicata dalla rivista World Soccer[8] e la 3ª posizione nell'omonima lista pubblicata dall'IFFHS.[9] Nel marzo del 2004, Pelé lo ha anche inserito nella FIFA 100, la lista dei 125 migliori calciatori viventi, redatta in occasione del Centenario della FIFA.[10] A livello individuale ha ottenuto inoltre per due volte il Pallone d'oro, nel 1972 e nel 1976, divenendo il primo difensore ad essere insignito per due volte dell'ambìto premio. Nel dicembre 2020 è inoltre stato inserito nel Dream Team del Pallone d'oro in qualità di miglior difensore centrale di tutti i tempi.[7]

È cresciuto nel Bayern Monaco, al quale ha legato gran parte della propria carriera (dal 1964 al 1977) vincendo quattro Coppe di Germania, quattro campionati, una Coppa delle Coppe, tre Coppe dei Campioni e una Coppa Intercontinentale. Nel 1977 si trasferisce ai N.Y. Cosmos, con i quali in quattro stagioni si aggiudica tre campionati nordamericani. Dal 1980 al 1982 milita nell'Amburgo, dove vince un altro campionato prima di chiudere la carriera ritornando ai N.Y. Cosmos.

Con la Germania Ovest ha partecipato a tre campionati del mondo (1966, 1970, 1974) e due campionati d'Europa (1972, 1976), vincendo da protagonista l'europeo 1972 e il mondiale 1974. Vanta inoltre una piazza d'onore ai Mondiali (1966) e una agli Europei (1976), oltre al terzo posto ai mondiali messicani del 1970; in quest'ultima occasione ha inoltre preso parte alla cosiddetta partita del secolo.

Da allenatore ha guidato la Germania Ovest, l'Olympique Marsiglia e il Bayern Monaco (in due occasioni), vincendo il campionato del mondo 1990, il campionato tedesco 1993-1994 e la Coppa UEFA 1995-1996. Assieme a Mário Zagallo e Didier Deschamps è una delle sole tre personalità del mondo del calcio riuscite a vincere il mondiale sia da giocatori sia da allenatori (e, come Deschamps, da capitano della nazionale vincente). Da commissario tecnico ha inoltre raggiunto la finale del mondiale 1986, uscendone tuttavia sconfitto dall'Argentina trascinata da Diego Armando Maradona.

Dal 2009 fino alla morte, avvenuta nel 2024, è stato presidente onorario del Bayern Monaco.[11] È stato anche presidente del comitato organizzatore del campionato del mondo del 2006, venendo però criticato per le strategie adottate al fine di assicurare alla Germania l'organizzazione di tale edizione.[12][13]

  1. ^ È morto Franz Beckenbauer, la leggenda del calcio tedesco aveva 78 anni, su tg24.sky.it, 8 gennaio 2024.
  2. ^ (EN) FC Bayern mourns the passing of Franz Beckenbauer, su fcbayern.com, 4 gennaio 2024.
  3. ^ Steffen Potter, Franz Beckenbauer: una leggenda del calcio, su it.uefa.com, 11 settembre 2015. URL consultato il 16 agosto 2016.
  4. ^ (EN) James Lawton, Franz Beckenbauer: The Kaiser, su independent.co.uk, 3 giugno 2006. URL consultato il 16 agosto 2016.
  5. ^ (EN) Der Kaiser, the brains behind Germany, su fifa.com. URL consultato il 16 agosto 2016 (archiviato dall'url originale il 6 maggio 2016).
  6. ^ Garanzini, p. 616.
  7. ^ a b (FR) Beckenbauer elu meilleur defenseur central de l'histoire, su francefootball.fr. URL consultato il 18 dicembre 2020.
  8. ^ a b (EN) World Soccer 100 Players of the Century, su englandfootballonline.com. URL consultato il 19 ottobre 2012.
  9. ^ a b IFFHS' Century Elections, su rsssf.org.
  10. ^ Fifa names greatest list, su news.bbc.co.uk.
  11. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore :3
  12. ^ Dario Saltari, Il Kaiser nudo, su ultimouomo.com, 17 marzo 2016. URL consultato l'8 gennaio 2024.
  13. ^ Chi è stato Franz Beckenbauer, su Il Post, 9 gennaio 2024. URL consultato il 9 gennaio 2024.

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