Frassia

«Mio Carnevale, che sei un giorno così atteso, quando i lupini messi in acqua si addolciscono/ e tutti quanti hanno stappato le prime botti,/con la locanda aperta, il miglior posto dove assaggiare i vini./ La gente a tavola infilza le polpette con la forchetta, / e la salsiccia (ormai stagionata) può essere consumata»

La Frassia (farsa, dal lat. farsus 'infarcito') è una rappresentazione burlesca popolare in dialetto tipica della Calabria (soprattutto della zona di San Giovanni in Fiore) dove si parla di una persona, un gruppo che durante l'anno, sono stati al centro dell'attenzione; si svolge soprattutto durante il carnevale[1]. Il poeta di frassie è lo scrittore e il cantante è detto il frassiaru.

Parlano anche di temi sociali, e di movimenti contro le oppressioni. A San Giovanni in Fiore, dove la frassia è molto importante, esiste anche la cosiddetta frassia non cantata, cioè una poesia chiamata anche poesia alla paisana[2].

  1. ^ Alfredo Prisco - Studio sul dialetto di S. Giovanni in Fiore Con note di etnolinguistica, antropologia e folklore, Soveria Mannelli, Rubbettino, 1984, pp. VIII, 421
  2. ^ La Voce di Fiore, su lavocedifiore.org.

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