Friedrich Nietzsche (Röcken, 15 ottobre 1844 – Weimar, 25 agosto 1900) è stato un filosofo, filologo, poeta e saggista tedesco.
Pensatore originale e innovativo, la sua produzione filosofica ha influenzato il mondo culturale occidentale dal Novecento in poi, costituendo una cesura nei confronti del passato e un'apertura a nuovi modi di scrivere nell'ambito della filosofia, caratterizzati dall'uso marcato e imperativo della prosa, della poesia e soprattutto di elementi provocatori e irriverenti.[1][2][3]
La produzione filosofica di Nietzsche sarebbe stata ineluttabilmente stroncata nel 1889, a seguito di una crisi di follia che l'avrebbe condotto alla morte a causa di un'apatia cerebrale.[4]
La sua opera poliedrica si concentra sulla morale, sulla religione cristiana e sul destino dell'individuo contemporaneo smarrito nel nichilismo moderno, il quale dopo la fine della religione dovrebbe superarlo.[5]
Le opere di Nietzsche spaziano sui temi più disparati: opere poetiche, filosofiche, filologiche e un'autobiografia.[6] Il suo pensiero filosofico avrà un peso rivoluzionario per la filosofia del secolo seguente e influenzerà scrittori, poeti e artisti, oltre che filosofi.[7] Anzitutto Nietzsche prende le mosse dall'interpretazione della tragedia greca e dagli annessi temi dell'eroismo tragico, ineluttabile, e del titanismo wagneriano.[N 1][N 2][8]
Si sarebbe in seguito decentrato dal pensiero artistico-metafisico per aprire le sue concezioni secondo un rigoroso metodo scientifico, volto alla confutazione dei valori filosofici occidentali e al superamento di questi (in special modo della fede cristiana[9]) da parte dell'individuo che diviene oltreuomo.[10]
La critica che Nietzsche conduce contro il cristianesimo è pregna di ideali che si oppongono all'ascetismo, al sacrificio ed alla privazione. Tutti valori che Nietzsche analizza da un punto di vista psicologistico come espressione del desiderio dell'uomo di asservire ed essere privato, tema ricorrente del suo pensiero in concomitanza alla questione del superamento dell'asservimento.[11]
L'intera filosofia di Nietzsche costituisce uno spartiacque tra la filosofia dell'Ottocento e quella del Novecento, nonché un pensiero antipodico al passato filosofico e in questo senso rivoluzionario.[12]
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