Fusione piroelettrica

La fusione piroelettrica è la tecnica che utilizza cristalli piroelettrici per generare gli intensi campi elettrostatici che accelerano gli ioni di deuterio che colpiscono un bersaglio di idruro metallico contenente deuterio (o trizio), l'energia cinetica deve essere sufficiente a che i nuclei di deuterio subiscano la fusione nucleare. La stessa tecnica potrà essere utilizzata nel futuro per accelerare ioni di trizio. Tale risultato è stato conseguito nell'aprile 2005 da un team dell'UCLA. Gli scienziati hanno utilizzato un cristallo piroelettrico riscaldato da -34 °C a 7 °C, che alimenta un ago di tungsteno e produce un campo elettrico di circa GV che ionizza e accelera i nuclei di deuterio che colpiscono un bersaglio di deuteruro di erbio. Sebbene l'energia degli ioni di deuterio generati dal cristallo non sia stata misurata direttamente, gli autori stimano la loro energia essere 100 keV (che corrisponde a una temperatura di circa 109 K). A questi livelli di energia, due nuclei di deuterio possono fondersi insieme per produrre un nucleo di elio-3, un neutrone da 2,45 MeV e bremsstrahlung. Sebbene sia un'utile sorgente di neutroni, l'apparato non è destinato alla generazione di energia poiché richiede molta più energia di quanta ne produca.[1][2][3][4]

  1. ^ (EN) UCLA Crystal Fusion, su rodan.physics.ucla.edu. URL consultato l'8 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 16 luglio 2012).
  2. ^ (EN) Physics News Update 729, su aip.org. URL consultato l'8 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 12 novembre 2013).
  3. ^ (EN) Coming in out of the cold: nuclear fusion, for real, su christiansciencemonitor.com.
  4. ^ (EN) Nuclear fusion on the desktop ... really!, su NBC. URL consultato l'8 ottobre 2021.

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