Gabriele D'Annunzio

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Gabriele D'Annunzio

Deputato del Regno d'Italia
LegislaturaXX del Regno d'Italia
Sito istituzionale

Dati generali
Suffisso onorificoOrdine militare di Savoia
Partito politicoDestra storica (1897-1900)
Estrema sinistra storica (1900)
Associazione Nazionalista Italiana (1910-1920)
Federazione Nazionale dei Legionari Fiumani (1921-1924)
Titolo di studioDiploma di maturità classica, Laurea in Lettere honoris causa
Professionepoeta, scrittore, giornalista, drammaturgo
FirmaFirma di Gabriele D'Annunzio
Gabriele D'Annunzio
D'Annunzio nell'uniforme di generale della Regia Aeronautica
Soprannomeil Vate
NascitaPescara, 12 marzo 1863
MorteGardone Riviera, 1º marzo 1938
Luogo di sepolturaGardone Riviera, mausoleo del Vittoriale
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Reggenza italiana del Carnaro
Forza armata Regio Esercito
ArmaFanteria
CorpoServizio Aeronautico
SpecialitàOsservatore
Anni di servizio19151918
GradoMaggiore
Tenente colonnello
Generale di brigata aerea[1]
FeriteOcchio destro, tempia destra
ComandantiLuigi Cadorna
Armando Diaz
GuerrePrima guerra mondiale
CampagneImpresa di Fiume
BattaglieBattaglia di Pola
Battaglia di Cattaro
Beffa di Buccari
Volo su Vienna
Decima battaglia dell'Isonzo
Comandante di1ª Squadriglia navale S.A.
Reggenza italiana del Carnaro
Decorazioni1 medaglia d'oro al valore militare
5 medaglie d'argento
3 Croce al merito di guerra
titolo nobiliare di principe di Montenevoso
Frase celebreMemento Audere Semper ("Ricordati di osare sempre"), Donec ad Metam, Vienna! e altri
Altre carichescrittore, poeta, politico
Fonti nel testo
voci di militari presenti su Wikipedia

Gabriele D'Annunzio, allo stato civile Gabriele d'Annunzio[2] (Pescara, 12 marzo 1863Gardone Riviera, 1º marzo 1938), è stato uno scrittore, poeta, drammaturgo, militare, politico, giornalista e patriota italiano, simbolo del decadentismo[3] e celebre figura della prima guerra mondiale[4][5], dal 1924 insignito dal re Vittorio Emanuele III del titolo di Principe di Montenevoso.

Soprannominato il Vate (allo stesso modo di Giosuè Carducci), cioè "poeta sacro, profeta", cantore dell'Italia umbertina, o anche "l'Immaginifico", occupò una posizione preminente nella letteratura italiana dal 1889 al 1910 circa e nella vita politica dal 1914 al 1924. È stato definito «eccezionale e ultimo interprete della più duratura tradizione poetica italiana».[6][7] Come figura politica, lasciò un segno nella sua epoca ed ebbe un'influenza notevole sugli eventi che gli sarebbero succeduti.[8]

La sua arte fu così determinante per la cultura di massa, che influenzò usi e costumi nell'Italia – e non solo – del suo tempo: un periodo che più tardi sarebbe stato definito, appunto, dannunzianesimo.[9]

  1. ^ A titolo onorifico.
  2. ^ Gatti 1956, pp. 1-2. All'anagrafe fu registrato con la d minuscola ( come si può leggere nei documenti ufficiali.).
  3. ^ Accadde oggi: Gabriele D`Annunzio, il poeta aviatore, Rai Storia. URL consultato il 14 febbraio 2014.
  4. ^ D'Annunzio nel suo rapporto privilegiato con Trieste (PDF), su storiadetrieste.it, il mercatino. URL consultato il 14 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 22 febbraio 2014).
  5. ^ Martinelli 2001. Vedi anche Enrico Albertelli, recensione, su gabrieledannunzio.net. URL consultato il 14 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 29 marzo 2023).
  6. ^ AA.VV. 2005, p. 3.
  7. ^ Tutt'oggi «accanto alle più neutre registrazioni delle sue gesta o alle più lusinghiere etichette della vulgata critica (massimo esponente del decadentismo italiano, straordinario sperimentatore di generi e forme, etc.) ben consolidate sono pure le formule denigratorie ... e assai diffuse le dicerie più incontrollabili, se non grottesche.» A proposito delle dicerie improbabili e grottesche, l'autore aggiunge in nota: «Si pensi alla leggenda, che continua ad essere diffusa soprattutto tra gli studenti delle scuole superiori, secondo la quale d'Annunzio si sarebbe fatto asportare una costola per poter praticare l'autofellatio» (Benzoni 2008, p. 258).
  8. ^ (EN) Michael Arthur Ledeen, "Preface". D'Annunzio: the First Duce, New Jersey, Transaction Publishers, 2001, ISBN 978-0-7658-0742-7.
  9. ^ dannunzianésimo, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.

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