Genere (arte)

Un genere è una delle tradizionali divisioni delle forme artistiche in varie tipologie, in base a criteri di quella particolare forma.

Un genere è sempre un termine vago, senza vincoli fissati. Molte opere possono inoltre essere collocate in generi diversi.

In generale ci sono tre tipi di generi:

  • Quelli che riguardano l'ambientazione, come i western o la fantascienza
  • Quelli che riguardano lo spirito[non chiaro], come la commedia o l'horror
  • Quelli che riguardano la forma, come i musical o i saggi

Nelle arti come la musica, la pittura, la scultura e la fotografia, i generi tendono ad essere determinati dal formato e dallo stile.

Nonostante la sua vaghezza, il genere è estremamente importante. Le considerazioni di genere sono uno dei fattori più importanti nel determinare ciò che una persona vedrà o leggerà. Molti generi hanno un pubblico stabile e pubblicazioni che li sostengono, come riviste e siti web. Libri e film che sono difficili da inserire in un genere spesso sono di minor successo.

I generi sono divisi in sottogeneri (si parla anche di livelli primari e livelli secondari).

In letteratura, spesso ci riferiamo ai "generi poetici" e ai "generi in prosa". La poesia può essere suddivisa in epica, lirica e drammatica, mentre la prosa può essere divisa in narrativa e saggistica. Queste possono essere ulteriormente suddivise, e, ad esempio, la poesia drammatica si può dividere in commedia, tragedia, melodramma e così via. La divisione può continuare: la "commedia" ha i suoi generi, tra i quali la farsa, il burlesco, la commedia di maniera, la satira.

La discussione critica sul genere forse iniziò con un sistema di classificazione per la letteratura greca antica, come esposto nella Poetica di Aristotele[1]. Per Aristotele, la poesia (odi, poemi epici, ecc.), la prosa e la performance avevano ciascuna caratteristiche specifiche che supportavano il contenuto appropriato di ciascun genere. I modelli di discorso per la commedia non sarebbero appropriati per la tragedia, ad esempio, e anche gli attori erano limitati al loro genere partendo dal presupposto che un tipo di persona potesse raccontare meglio un tipo di storia.

I generi proliferano e si sviluppano oltre le classificazioni di Aristotele, in risposta ai cambiamenti del pubblico e dei creatori[2]. Il genere è diventato uno strumento dinamico per aiutare il pubblico a dare un senso all'imprevedibilità attraverso l'espressione artistica. Dato che l’arte è spesso una risposta a uno stato sociale, nel senso che le persone scrivono, dipingono, cantano, ballano e producono arte su ciò che conoscono, l’uso del genere come strumento deve essere in grado di adattarsi al cambiamento dei significati[3].

  1. ^ The Internet Classics Archive | Poetics by Aristotle, su classics.mit.edu, 29 dicembre 2014. URL consultato il 24 giugno 2024 (archiviato dall'url originale il 29 dicembre 2014).
  2. ^ Tzvetan Todorov e Richard M. Berrong, The Origin of Genres, in New Literary History, vol. 8, n. 1, 1976, pp. 159–170, DOI:10.2307/468619. URL consultato il 24 giugno 2024.
  3. ^ (EN) The Drama of the Portrait: Theater and Visual Culture in Early Modern Spain, Penn State Press, ISBN 978-0-271-04828-4. URL consultato il 24 giugno 2024.

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