Georg Friedrich Meier

Georg Friedrich Meier

Georg Friedrich Meier (Halle, 26 marzo 1718Halle, 21 giugno 1777) è stato un filosofo e teologo tedesco.

Studiò filosofia e teologia presso l'Università di Halle, dove fu allievo e successore di Alexander Gottlieb Baumgarten. Si interessò anche di argomenti di Estetica[1].

Viene considerato come uno dei fondatori dell'ermeneutica. A differenza della tradizione precedente che riservava l'ermeneutica a un'analisi su i testi scritti, Meier si riferisce all'ambito più generale del segno inteso come «mezzo tramite cui può venir conosciuta la realtà di un'altra cosa»[2].

I segni vengono suddivisi in "naturali", quelli che Dio ha messo nel mondo, "arbitrari" e "artificiali" cioè quelli creati dall'arbitrio dell'uomo con il linguaggio. I primi sono perfetti, in quanto rispecchiano la perfezione divina e non presentano alcuna ambiguità poiché sono stati «prodott[i] dall'azione divina e quindi conseguenza della scelta più saggia e della migliore volontà», mentre quelli artificiali che l'uomo crea a suo arbitrio devono essere interpretati. L'ermeneutica allora è «la scienza delle regole che devono essere osservate qualora si voglia conoscere il senso sulla base del discorso, ed esporlo agli altri»[3].

Meier affrontò anche il problema del pregiudizio (Vorurteil) nei suoi Beyträge zu der Lehre von den Vorurtheilen des menschlichen Geschlechts (Contributi alla dottrina dei pregiudizi del genere umano) dato per scontato che anche l'uomo istruito talora non riesce a identificare la verità mediante il Selbstdenken (letteralmente: "pensare da sé", cioè in maniera autonoma) e cade pertanto inevitabilmente nel pregiudizio. Pertanto,

«l’utilità della dottrina generale dei pregiudizi del genere umano consiste dunque in ciò: mediante essa si può far luce sulla conoscenza della natura umana in generale meglio di quanto non sia possibile fare in sua assenza[4]»

  1. ^ Dizionario di filosofia Treccani (2009) alla voce corrispondente
  2. ^ Tonino Griffero, Federico Vercellone, Maurizio Ferraris, Il pensiero ermeneutico. Testi e materiali, Lampi di stampa, 1999 p.66
  3. ^ Tonino Griffero, Federico Vercellone, Maurizio Ferraris, Op.cit. p.65
  4. ^ G.F.Meier, Contributi alla dottrina dei pregiudizi del genere umano, Pisa, ETS 2005, par. 2

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