Georges Cadoudal

Georges Cadoudal

Georges Cadoudal (Kerléano-en-Brech, 1º gennaio 1771Parigi, 25 giugno 1804) è stato un generale francese, esponente di spicco della chouannerie.[1]

Divenne celebre per aver architettato, nel dicembre 1800, l'attentato della rue Saint-Nicaise mirato ad assassinare Napoleone Bonaparte, ma che fallì determinando comunque la morte di vari civili e causando modesti danni. Il suo nome in Bretagna era sinonimo di resistenza, fino al martirio, al giacobinismo parigino. Il suo carisma e la sua intransigenza ne fecero un importante personaggio della controrivoluzione, sostenuto da una indefessa convinzione religiosa e monarchica. Irriducibile realista, voleva ad ogni costo riportare al trono i Borboni e l'antico regime, fingendo dopo le sconfitte di sottomettersi alla repubblica regicida.

  1. ^ Si trattò di un movimento spontaneo sorto in Vandea (Bretagna) contro la dittatura del giacobinismo e contro gli eccidi perpetrati ai danni dei nobili e del clero cattolico. Il nome deriva dal termine chouhan, di etimo incerto, attribuito a mo' di soprannome ad uno dei primi capi della rivolta, Jean Cottereau. Il termine deriverebbe a sua volta da chouette (civetta) o da chouette-hulotte (allocco), quest'ultimo detto nel dialetto bretone chat-huan o chouin, e da huant, participio presente di huer, urlare o stridere, e riecheggerebbe il verso che i contrabbandieri di sale (molto diffusi ed attivi in Bretagna) si scambiavano la notte come segno di riconoscimento. Un'altra interpretazione è quella che fa riferimento ad un presunto appellativo dato nella zona al padre di Jean Cottereau, fabbricante di zoccoli, per la sua parsimonia nel parlare (taciturno quindi come lo è di giorno la civetta).

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