Geroglifico cretese

I geroglifici cretesi si trovano su reperti minoici dell'età del bronzo, a Creta (ai primi e alla metà del II millennio a.C., dal MM I al MM III, sovrapponendosi alla Lineare A dal MM IIA). Gli inventari dei simboli furono compilati da Evans (1909), Meijer (1982), Olivier/Godart (1996). Il corpus conosciuto è stato curato nel 1996 come CHIC (Olivier/Godard 1996), ed elenca un totale di 314 elementi, principalmente ritrovati in quattro località:

  • "Quartiere Mu" a Malia (MM II);
  • il deposito geroglifico nel palazzo di Malia (MM III);
  • il deposito geroglifico a Cnosso (MM II o III);
  • il deposito di Petras (MM IIB).

Il corpus è costituito da:

  • documenti in argilla con iscrizioni incise (CHIC H: 1-122);
  • impronte di sigillo in pietra (CHIC I: 123-179);
  • sigilli in pietra (CHIC S: 180-314);
  • la pietra d'altare a Malia;
  • il Disco di Festo;
  • l'ascia di Arkalochori;
  • frammento di sigillo HM 992, mostrante un unico simbolo, identico al glifo 21 del Disco di Festo [senza fonte].

La relazione degli ultimi tre elementi con la scrittura del corpus principale è incerta.

L'inventario dei glifi come presentati dal CHIC consiste di 96 sillabogrammi, 10 dei quali usati anche come logogrammi, 23 logogrammi aggiuntivi, 13 frazioni (incluse 4 in legatura), quattro livelli di numerali (unità, decine, centinaia, migliaia) e due tipi di punteggiatura. Molti simboli hanno degli apparenti equivalenti nella Lineare A, cosicché si è tentato di riconoscervi i valori fonetici della Lineare B[1].

Venne suggerita inoltre una supposta evoluzione dai geroglifici alle scritture lineari, come pure delle possibili relazioni con i geroglifici egizi, con i geroglifici anatolici e il sillabario cipriota.

  1. ^ Alcuni appunti sulla scrittura geroglifica cretese (Giulio Facchetti) (PDF), su academia.edu. URL consultato il 30 marzo 2020.

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