Gerone II

Gerone II
Litra d'argento con l'effigie di Gerone II
(III secolo a.C., Altes Museum di Berlino)
Basileus di Sicilia
In carica269 a.C. –
215 a.C.
PredecessorePirro
EredeGelone II
SuccessoreGeronimo
Altri titoliStratego (dal 275 a.C. al 270 a.C.)
NascitaSiracusa, 308 a.C.
MorteSiracusa, 215 a.C.
DinastiaDinomenide
PadreIerocle
ConsorteFilistide
FigliGelone
Damarata
Eraclea
ReligioneReligione dell'antica Grecia
(culti e templi dell'antica Siracusa)

Geróne II, citato anche come Ieróne II (in greco antico: Ἱέρων?; in latino Hiero; Siracusa, 308 a.C.Siracusa, 215 a.C.), è stato stratego dell'esercito siracusano, dal 275 a.C. al 270 a.C., e in seguito basileus di Sicilia, dal 269 al 215 a.C.

Riconosciuto, per sua stessa volontà, come discendente dei Dinomenidi (l'antica casata gelese dalla quale discendevano i primi tiranni di Siracusa, d'origine rodio-cretese), Gerone II mosse i primi passi verso il potere assoluto diventando uno dei due generali che l'esercito siciliano, in rivolta, aveva eletto per cercare una pacificazione con le autorità civiche della pentapoli, la quale aveva bandito i propri soldati a causa delle eccessive turbolenze apportate dalla componente mercenaria. Riuscitosi a guadagnare la fiducia del popolo, gli venne dato il titolo di basileus nel 269 a.C.

Gerone, ricoprendo il ruolo che fu di Agatocle, si rivelò essere un sovrano generoso ed equilibrato. Distintosi nelle lotte contro i Mamertini, si alleò inizialmente con Cartagine per contrastare Roma, giunta in Sicilia per soccorrere il popolo campano, suo alleato, insidiatosi a Messana. Tuttavia, nel 263 a.C., quando la pentapoli si vide assediata dalle legioni romane e dalle tante città siciliane passate dal lato dell'urbe, Gerone decise di allontanarsi da Cartagine e divenire alleato dei Romani.

Rimasto fedele a questa alleanza per tutta la sua vita, Gerone fu amico dei consoli dell'urbe, ai quali recò preziosi aiuti in numerose occasioni; fu anche una guida illuminata per il proprio regno: erudito di agricoltura e di arte, il basileus divenne famoso nel mondo antico per le sue esportazioni cerealicole, mantenne vivi i rapporti con l'Oriente ellenistico e arricchì le sue terre di templi e costruzioni civiche, permettendo che prosperassero in pace, lontane dalla guerra in atto nel resto della Sicilia.

Fu Gerone II a chiamare lo scienziato Archimede a difendere la propria patria: gli fece costruire molte di quelle macchine da guerra, mentre i Romani, una volta cambiato lo scenario politico, tentavano di conquistarla.

Il governo di Gerone fu il più longevo di Syrakousai: durò oltre un cinquantennio. Il basileus, spentosi all'età di novant'anni, nel 215 a.C., lasciò come suo erede il giovane nipote Geronimo, ma i gravi mutamenti politici, con lo scoppio della seconda guerra punica, condannarono la sua dinastia a un tragico epilogo. Con Gerone II, difatti, si data l'ultimo lungo prospero periodo di Siracusa, poi la sua fine egemonica. In seguito un pretore mandato da Roma governerà da questa città l'intera Sicilia come prima provincia romana.


© MMXXIII Rich X Search. We shall prevail. All rights reserved. Rich X Search