Giulio Obici

Giulio Obici (Venezia, 10 maggio 1934[1]Muslone, 21 gennaio 2011) è stato un giornalista e fotografo italiano.

Il suo nome è legato principalmente alle inchieste realizzate per il suo giornale Paese Sera, negli anni della strategia della tensione e del terrorismo, sullo stragismo, i servizi segreti deviati, le trame nere e i processi politici[2]. Accanto all’attività di giornalista, si è dedicato alla fotografia, realizzando immagini attraversate da una ricerca della dimensione surreale, onirica o ironica presente nei luoghi e nella vita quotidiana[3].

Autore del saggio Venezia fino a quando? (1967), ha pubblicato i volumi fotografici Racconti metropolitani (2002) e Folletti (2003). Nel 2015 è uscito postumo, edito da Marsilio, il suo libro di ricordi e di riflessioni sulla fotografia Il flânueur detective. Tra fotografia e racconto i ricordi degli anni più belli.

  1. ^ annuario dei giornalisti italiani 2010, pag. 359 (PDF), su giornalisticosentini.it. URL consultato il 30 giugno 2021.
  2. ^ Giulio Obici - Vita, su www.giulioobici.it; Edo Parpaglioni, C'era una voltaPaese sera″, Editori Riuniti, Roma, 1998.
  3. ^ Giulio Obici - Percorsi, su www.giulioobici.it; Olivia Corsini (a cura di), Giulio Obici fotografo, Zoom Edition, Montichiari, 2013.

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