Giunta liquidatrice dell'Asse ecclesiastico di Roma

La Giunta liquidatrice dell'asse ecclesiastico di Roma fu un organo governativo del Regno d'Italia, in funzione dal 22 luglio 1873 al 30 settembre 1879, avente il compito di applicare nella città di Roma e nei territori delle diocesi suburbicarie quanto disposto dalla normativa nazionale in materia di eversione dell'asse ecclesiastico: cioè di soppressione delle corporazioni religiose (Legge 7 luglio 1866, n. 3036)[1] e liquidazione dell'asse ecclesiastico (Legge 15 agosto 1867, n. 3848)[2][3]. Le attività della Giunta sono da visualizzare all'interno della vasta e articolata operazione di secolarizzazione dei beni ecclesiastici, iniziata nel 1866 (con le prime leggi eversive del Regno d'Italia) e terminata nel 1929 (con l'approvazione del Concordato)[4].


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