Graffitismo

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Graffiti a Monza.
Graffiti sulla facciata di una casa di Berlino.
Graffito "lungolinea" della metà degli anni '90 nei pressi di Roma.
Innamorati, Firenze 2010.
Roma 2018.

Il graffitismo[1][2] (in inglese graffiti writing o semplicemente writing) è una manifestazione sociale e culturale di pittura murale diffusa in tutto il mondo, basata sull'espressione della propria creatività tramite interventi pittorici sul tessuto urbano, frequentemente considerati atti vandalici e puniti secondo le leggi vigenti. Talvolta è correlato a essa l'atto dello scrivere il proprio nome d'arte (tag) e il numero della strada in cui si viveva, come se fosse un logo. Il fenomeno, ricordando la pittura dei murali, è da alcuni ad essa accostato, poiché numerosi graffitisti[3] (in inglese writer) imbrattano,[4] spesso impunemente, mezzi pubblici o edifici di interesse storico e artistico.

Generalmente, i graffitisti più vicini a un lavoro di ricerca artistica tendono a esprimersi in campi più protetti, come nelle "hall of fame", spazi a disposizione dei graffitisti in cui dipingere legalmente (siano questi muri esplicitamente dedicati dalle amministrazioni comunali all'espressione della cosiddetta "arte della bomboletta" (spray-can art) un modo, questo, per cercare di arginare il dilagare del fenomeno nel contesto dei centri storici o di quartieri residenziali - o siano luoghi siti in periferie degradate o di poco interesse o difficilmente raggiungibili in cui, per un tacito accordo con gli organi deputati al controllo dell'ordine pubblico, si lascia ai graffitisti "carta bianca" e una relativa tranquillità per dipingere). I graffitisti che scelgono di esprimersi per lo più in contesti del genere, attraverso la scelta consapevole e responsabile del supporto per la pittura, si distinguono dai criminali che intervengono anche su edifici di interesse storico e artistico.

Ogni graffitista, quale che siano la sua inclinazione e provenienza, ricerca e studia un'evoluzione personale, per arrivare a uno stile proprio in modo tale da distinguersi dagli altri ed essere elogiato maggiormente.

Nel corso degli anni molti artisti hanno comunque maturato nuove tendenze creative per cui, pur mantenendo radici nel graffitismo, sono riusciti a sconfinare nella tipografia, nel design, nell'abbigliamento, contaminando il tipico stile degli anni '80 con ideali più razionali e vicini alla grafica. Si parla di tendenze artistiche "post-graffiti" in particolare riferendosi all'arte di strada, e di graffiti design per le influenze oramai evidenti nelle tecniche pubblicitarie e nella moda. È possibile affermare che molti artisti oramai integrati nel sistema convenzionale del mercato dell'arte, traggono il loro valore da esperienze precedenti spesso formalmente illegali.

  1. ^ graffitismo, su sapere.it. URL consultato il 22 settembre 2022.
  2. ^ Graffitismo, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
  3. ^ graffitista, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
  4. ^ Enrica Passalacqua, Cosa sapete della Street Art, su fornofilia.it, 30 gennaio 2013 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).

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