Grande Nube di Magellano

Grande Nube di Magellano
Galassia nana irregolare
La Grande Nube di Magellano
Scoperta
ScopritoreAbd al-Rahmān al-Sūfi
Data964
Dati osservativi
(epoca J2000)
CostellazioneDorado
Ascensione retta05h 23m 34,5s
Declinazione−69° 45′ 22″
Distanza157 000 a.l.
(48 000 pc)
Magnitudine apparente (V)0,9
Dimensione apparente (V)10°,75 × 9°,17
Redshift0,000927 ± 0,000007[1]
Angolo di posizione168° 63'
Velocità radiale278 ± 2[1] km/s
Caratteristiche fisiche
TipoGalassia nana irregolare
ClasseSB(s)m
Massa6,82×1010 M
Dimensioni14 000[2] a.l.
(2 146 pc)
Altre designazioni
LMC, ESO 56- G 115, PGC 17223, Nubecula Major
Mappa di localizzazione
Grande Nube di Magellano
Categoria di galassie nane irregolari

La Grande Nube di Magellano (ingl. Large Magellanic Cloud, abbreviata in LMC in notazione internazionale) è una galassia nana, probabilmente satellite[3] della Via Lattea, e la più grande delle due Nubi di Magellano. Data la sua relativamente breve distanza di soli 48 kpc (160 000 al)[4], è la galassia più vicina alla Via Lattea dopo la Nana Ellittica del Cane Maggiore (12,9 kpc (42 000 al)) e quella del Sagittario (16 kpc (52 000 al)), quest'ultima posta dalla parte opposta del centro galattico rispetto al sistema solare.

La Grande Nube di Magellano ha una massa equivalente a circa 10 miliardi di volte quella del Sole (1010 masse solari), pari a circa un decimo della massa della Via Lattea, ossia circa 20 miliardi di stelle; con un diametro di circa 14 000 anni-luce[2] è dunque anche la quarta galassia più grande del Gruppo Locale, dopo quella di Andromeda, la via Lattea e la galassia del Triangolo.[1]

Sebbene la Grande Nube sia spesso considerata una galassia irregolare, essa contiene una barra di notevole spessore che attraversa il suo centro che suggerisce che in origine si trattasse di una galassia spirale barrata la quale, a causa delle grandi forze mareali dovute all'interazione con la nostra Galassia e con la Piccola Nube di Magellano, abbia subito delle deformazioni. Il database degli oggetti extragalattici della NASA la considera infatti di classe SB(s) m,[1] secondo la classifica di Hubble.

È visibile a occhio nudo come un debole oggetto nel cielo notturno dell'emisfero australe della Terra, al confine tra le costellazioni del Dorado e della Mensa. È chiamata così in onore di Ferdinando Magellano che la osservò assieme alla sua compagna (detta Piccola Nube di Magellano) nel suo viaggio di circumnavigazione terrestre.

Nella Nube si trova la Nebulosa Tarantola, la regione di formazione stellare più attiva del Gruppo Locale di galassie. Inoltre, nel 1987, fu osservata nella Nube l'esplosione di quella che sarebbe diventata famosa come Supernova 1987a.

LH 95 nella Grande Nube di Magellano. NASA/ESA
  1. ^ a b c d NASA/IPAC Extragalactic Database, su Results for Large Magellanic Cloud. URL consultato il 19 gennaio 2007.
  2. ^ a b (EN) Paul W. Hodge, Magellanic Cloud, su britannica.com, Encyclopædia Britannica, 30 agosto 2009. URL consultato il 28 febbraio 2013.
  3. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore satellite
  4. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Macrietal2006

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