Guerra dei Rossi

Guerra dei Rossi
Rocca dei Rossi, residenza di Pier Maria II de' Rossi e principale roccaforte della pianura.
Data14821483
LuogoEmilia
Casus belliRibellione dei Rossi di Parma all'autorità del Ducato di Milano
EsitoSconfitta dei Rossi e fine della loro egemonia nel parmense, confisca dei loro beni confermata dalla Pace di Bagnolo
Schieramenti
Comandanti
Effettivi
  • 500 Armigeri milanesi in aggiunta 300 miliziani parmensi nella primissima fase
  • Circa 10000 nell'ultima fase del primo conflitto dei quali 5000 fanti 1200 cavalieri di Bonifacio III del Monferrato
  • Sconosciuti nella seconda fase
  • Sconosciuti, Ammuratte Torelli portò 100 fanti di rinforzo
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    La guerra dei Rossi, così definita dal Pezzana nella sua Storia di Parma[1], è stata un conflitto condotto dalle truppe ducali dello stato di Milano con il sostegno delle tre fazioni parmensi dei Sanvitale, dei Pallavicino e dei Da Correggio (definite le tre squadre) che si erano coalizzate contro il potere egemonico esercitato nel parmense dalla fazione dei Rossi proclamata ribelle da Ludovico il Moro. I Rossi riuscirono a tenere in scacco per un anno e mezzo le truppe ducali perché finanziati dalla Repubblica di Venezia, desiderosa di impegnare su di un fronte secondario le truppe milanesi al fine di evitare che potessero intervenire direttamente contro i territori della Serenissima, a quel tempo coinvolta nella guerra di Ferrara.

    1. ^ Angelo Pezzana, Storia della città di Parma, Forni Editore, 1º gennaio 1852, p. 225. URL consultato il 2 aprile 2016.

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