Sir Henry Gardiner William Wreford (Bristol, 5 luglio 1806 – Capri, 23 marzo 1892) è stato un giornalista e critico d'arte inglese.
Nato a Bristol si trasferì da giovane in Italia per motivi di salute. Arrivò a Capri nel 1842, elesse l'isola a propria residenza e vi rimase oltre 50 anni[1].
Come risulta dalle sue pubblicazioni, Henry Wreford, stabilitosi a Roma alla fine degli anni ’30, dopo innumerevoli peripezie in Europa ed in Italia, continuò a fare lo scrittore-teologo con l’appoggio degli Unitariani inglesi.
Per oltre mezzo secolo fu corrispondente da Roma e da Napoli del The Times, del Household Words, del Daily News e di altri periodici. Wreford, secondo Jessie White Mario, fu il corrispondente che contribuì a far conoscere al pubblico britannico i differenti aspetti della situazione contemporanea in Italia [2].
Tra il 1851 e il 1858 sul Household Words fu pubblicata una ventina di corrispondenze sulla vita e sui problemi del Regno delle Due Sicilie, in particolare nell'isola di Capri. Gli argomenti andavano dalla pesca ai funerali, dai matrimoni all'eruzione del Vesuvio del maggio 1855 e al "macaroni-making"[3]; particolare scalpore fece l'articolo del novembre 1851 sulle condizioni dei prigionieri nelle carceri napoletane[4]
Nel 1859 il Times lo trasferì da Napoli a Roma al preciso scopo di fare indagini su "papal oppression and popular discontent" [5] Già alcune corrispondenze da Roma, inviate da Henry a suo cognato John Daniel Morell, erano state in precedenza raccolte in "Rome pagan and papal, by an English resident in that city", pubblicate nel 1846. A causa delle sue corrispondenze fu espulso da Roma.
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