Herbert Henry Asquith | |
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Primo Ministro del Regno Unito | |
Durata mandato | 5 aprile 1908 – 5 dicembre 1916 |
Monarca | Edoardo VII Giorgio V |
Predecessore | Henry Campbell-Bannerman |
Successore | David Lloyd George |
Leader dell'opposizione | |
Durata mandato | 12 febbraio 1920 – 21 novembre 1922 |
Monarca | Giorgio V |
Capo del governo | David Lloyd George Andrew Bonar Law |
Predecessore | Donald Maclean |
Successore | Ramsay MacDonald |
Dati generali | |
Prefisso onorifico | The Right Honourable |
Suffisso onorifico | Conte di Oxford e Asquith; KG; KC; PC |
Partito politico | Partito Liberale |
Firma |
Herbert Henry Asquith, I Conte di Oxford e Asquith, KG KC PC (Morley, 12 settembre 1852 – Sutton Courtenay, 15 febbraio 1928), è stato un politico britannico.
Fu Primo ministro del Regno Unito per il Partito Liberale dal 1908 al 1916.[1] La durata della sua permanenza ininterrotta come primo ministro fu la più lunga del Regno Unito nel XX secolo fino al 5 gennaio 1988, quando lo superò Margaret Thatcher. Winston Churchill rimase in carica più a lungo cumulando due mandati non consecutivi.
Come primo ministro, Asquith guidò il suo partito liberale a una serie di riforme, tra cui la previdenza sociale e la riduzione del potere della camera dei Lord. Guidò la nazione nella prima guerra mondiale, ma una serie di crisi militari e politiche portarono al suo rimpiazzo verso la fine del 1916 con David Lloyd George. Il suo dissidio con Lloyd George giocò un ruolo importante nella caduta del Partito Liberale.
Prima del suo mandato da primo ministro ricoprì la carica di ministro dell'Interno (1892–95) e di cancelliere dello Scacchiere (1905–08). Era noto come H. H. Asquith fino alla sua elevazione alla dignità di pari (1925), quando diventò conte di Oxford e Asquith.
I successi di Asquith in tempo di pace sono stati offuscati dalle sue debolezze in tempo di guerra. Molti storici ritraggono un primo ministro vacillante, incapace di incarnare la necessaria immagine di azione e dinamicità di fronte alla nazione.[2] Altri sottolineano la sua costantemente notevole abilità amministrativa, e sostengono che molte delle principali riforme popolarmente associate a Lloyd George come "l'uomo che ha vinto la guerra" fossero effettivamente introdotte da Asquith.[3] Il verdetto storico dominante è che ci sono stati due Asquith: l'Asquith raffinato e conciliante, uomo di governo di successo in tempo di pace, e l'Asquith esitante e sempre più esausto, dalla politica confusa e indecisa durante la Grande Guerra.[4]
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