Holodomór (in lingua ucrainaГолодомо́р; in russoGolodomór, Голодомо́р) è il nome attribuito alla carestia nel territorio dell'Ucraina dal 1932 al 1933, che causò alcuni milioni di morti.
Il termine deriva dall'espressione ucraina moryty holodom (Морити голодом) che, combinando le parole ucraine holod (fame, carestia) e moryty (uccidere affamare, esaurire), vuol mettere in rilievo l'intenzionalità di procurare la morte per fame[1].
Nel marzo 2008 il parlamento dell'Ucraina e diciannove nazioni indipendenti hanno riconosciuto le azioni del governo sovietico nell'Ucraina dei primi anni trenta come atti di genocidio.[2] Una dichiarazione congiunta dell'ONU del 2003 ha definito la carestia come il risultato di politiche e azioni “crudeli” che provocarono la morte di milioni di persone.
Il 23 ottobre 2008 il Parlamento europeo ha adottato una risoluzione nella quale ha riconosciuto l'Holodomor come un crimine contro l'umanità.[3][4] Alcuni paesi occidentali non hanno tuttavia formalizzato tale riconoscimento, che resta quindi tuttora oggetto di dibattito sul piano delle relazioni internazionali.
In Ucraina, dopo il riconoscimento dell'Holodomor, fu deciso di commemorarlo ufficialmente ogni anno al quarto sabato del mese di novembre[5][6] e dal 2008 è stato aperto il Museo nazionale del Genocidio dell'Holodomor.
^(FR) Nicolas Werth, La grande famine ukrainienne de 1932–1933, in La terreur et le désarroi: Staline et son système, Parigi, 2007, p. 132, ISBN2-262-02462-6.