Horus

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Horus

Horus (in italiano anche Oro o Horo[1]) è una divinità egizia appartenente alla religione dell'antico Egitto, fra le più antiche e significative del pantheon egizio. Il suo culto nella Valle del Nilo si estese cronologicamente dalla tarda Preistoria fino all'epoca tolemaica e alla dominazione romana dell'Egitto. Nel corso dei millenni, fu venerato sotto molteplici forme, analizzate distintamente dagli egittologi[2][3]; questi aspetti eterogenei del dio derivarono probabilmente da differenti percezioni della stessa divinità sfaccettata, con l'enfatizzazione di certi attributi e assimilazioni sincretiche, più complementari che opposti gli uni agli altri, emblematici delle molteplici visioni che gli antichi egizi avevano della realtà[4]. Era assiduamente rappresentato come un falcofalco lanario o pellegrino — o come uomo dalla testa di falco (ieracocefalo) con la Doppia Corona dell'Alto e del Basso Egitto[5].

Fece la sua comparsa nella religione egizia come divinità tutelare di Ieracompoli (in greco Città del Falco, originariamente chiamata Nekhen) nell'Alto Egitto e, di conseguenza, come prima divinità nazionale conosciuta, soprattutto in relazione al faraone, che in quell'epoca cominciò a essere considerato la manifestazione di Horus in vita e, da morto, di Osiride[3].

Nella forma più comune del mito, Horus era figlio di Iside e Osiride e aveva un ruolo fondamentale all'interno del mito di Osiride, in quanto erede di suo padre — appunto Osiride — e rivale di Seth, il dio uccisore di Osiride[6]. In una versione differente del mito, la madre di Horus era identificata con Hathor, che poteva anche esserne la sposa[7].

Benché adorato in molteplici nòmi, o distretti, egizi[8][9] il suo centro di culto principale fu ad Edfu.

  1. ^ Oro, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 14 dicembre 2017.
  2. ^ Guy Rachet, Dizionario della Civiltà egizia, Gremese Editore, Roma (1994). p. 160. ISBN 88-7605-818-4.
  3. ^ a b The Oxford Guide: Essential Guide to Egyptian Mythology, edited by Donald B. Redford, New York, Oxford University Press 2003, voce Horus, di Edmund S. Meltzer, pp. 164-8. ISBN 0-425-19096-X.
  4. ^ The Oxford Guide: Essential Guide to Egyptian Mythology, cit., pp. 106, 165. ISBN 0-425-19096-X
  5. ^ Richard H. Wilkinson, The Complete Gods and Goddesses of Ancient Egypt, Londra, Thames & Hudson 2003, p. 202.
  6. ^ Rachet, cit. (1994), pp. 160-1, 233-5.
  7. ^ Hathor, in Ancient History Encyclopedia. URL consultato il 24 gennaio 2017.
  8. ^ Distretti 2°, 3°, 12° 17° 18°, 21° dell'Alto Egitto e distretti 10°, 11°, 14°, 19°, 20° del Basso Egitto
  9. ^ Mario Tosi, Dizionario Enciclopedico delle Divinità dell'Antico Egitto, Vol. I, Torino, Ananke 2004, p. 51

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