Impero assiro

Impero assiro
Impero assiro - Localizzazione
Impero assiro - Localizzazione
L'impero neo-assiro all'apice del suo potere (fine del regno di Assurbanipal).
Dati amministrativi
Nome ufficiale
mat Aš-šur KI
Lingue ufficialiAccadico
Lingue parlateAramaico (lingua franca)
Sumerico (in declino)
Ittita
CapitaleAššur (911 a.C.)
Kalhu (879 a.C.)
Dur-Sharrukin (706 a.C.)
Ninive (705 a.C.)
Harran (612 a.C.)  (130 000 ab. / 705 a.C.)
Politica
Forma di StatoImpero
Forma di governoMonarchia
Nascita911 a.C. con Adad-nirari II
Fine609 a.C. con Assur-uballit II
CausaCaduta di Harran
Territorio e popolazione
Bacino geograficoVicino Oriente ed Asia centrale
Massima estensione1400000 km²[1] nel 670 a.C.
Religione e società
Religioni preminentiReligione assira
Evoluzione storica
Preceduto daRegno medio-assiro
Succeduto daImpero neo-babilonese (Mesopotamia e Levante)
Impero dei Medi (Persia)
Ora parte diBandiera dell'Iraq Iraq
Bandiera del Kuwait Kuwait
Bandiera dell'Iran Iran
Bandiera dell'Egitto Egitto
Bandiera della Siria Siria
Bandiera del Libano Libano
Bandiera d'Israele Israele
Bandiera della Palestina Palestina
Bandiera della Giordania Giordania
Bandiera della Turchia Turchia

L'Impero assiro o Regno neo-assiro (denominazione ufficiale: cuneiforme assiro: mat Aš-šur KI, "Paese della città del dio Aššur"; anche foneticamente mat Aš-šur)[N 1] è stata un'entità politica formatasi in Mesopotamia nell'Età del ferro, esistita dal 911 al 609 a.C.[10][11]

Gli Assiri misero in pratica le prime tecniche di governo imperiale, molte delle quali divennero standard negli imperi successivi,[12][13] e furono i primi ad armare sistematicamente con armi di ferro le proprie truppe (vedi esercito assiro) oltre che ad impiegare tattiche militari avanzate ed efficaci. Grazie alle conquiste di Adad-nirari II alla fine del X secolo a.C., l'Assiria divenne lo Stato più potente del mondo allora conosciuto, arrivando a dominare il Vicino Oriente antico, il Mediterraneo orientale, l'Asia Minore, il Caucaso, parti della penisola arabica e del Nord Africa, eclissando e conquistando rivali come Babilonia, Elam, Persia, Urartu, Lidia, Medi, Frigi, Cimmeri, Israele, Giuda, Fenicia, Caldea, Canaan, Arabi ed Egitto kushita.[14][15]

L'Impero neo-assiro succedette al Regno paleo-assiro (2025-1378 a.C. circa) e al Regno medio-assiro (1365-934 a.C.) della tarda età del bronzo. Durante questo periodo, l'aramaico divenne lingua ufficiale dell'impero insieme al più antico accadico.[N 2]

Alla morte di Assurbanipal (631 a.C.), l'impero iniziò a disintegrarsi a causa di una serie brutale e incessante di guerre civili interne all'Assiria. Nel 616 a.C., Ciassare, re dei Medi e dei Persiani, si alleò con Nabopolassar, sovrano dei Babilonesi e dei Caldei, e con gli Sciti e i Cimmeri contro l'indebolitasi Assiria. Alla caduta di Harran (609 a.C.), i Medo-Babilonesi sconfissero un'alleanza assiro-egizia, dopo di che l'Assiria cessò d'esistere come Stato indipendente.[10] Sebbene l'impero fosse caduto, la storia assira continuò: ancora oggi degli assiri vivono in Iran, Iraq e altrove.[16]

  1. ^ Taagepera R, Size and Duration of Empires: Growth-Decline Curves, 600 B.C. to 600 A.D, in Social Science History, vol. 3, 1979, p. 121, DOI:10.2307/1170959, JSTOR 1170959.
  2. ^ Nome utilizzato nelle iscrizioni neo-babilonesi come nel Cilindro Rassam di Assurbanipal
  3. ^ Trascrizione del Cilindro Rassam in CDLI-Archival View, su cdli.ucla.edu.
  4. ^ "La terra d'Assiria che nella letteratura assiro-babilonese è chiamata mat Aššur (ki), “Terra di Ashur”, deve il suo nome all'antica città di Aššur" Encyclopædia Britannica, Volume II Slice VII - "Assur" entry, 1911.
  5. ^ rinap/rinap4, su oracc.museum.upenn.edu.
  6. ^ "Il nome Anshar, poi Aushar e alla fine Ashshur fu prima applicato alla città e poi al territorio" in (EN) Sayce AH, History of Egypt, Chald_a, Syria, Babylonia, and Assyria, Volume 6 (of 12), Library of Alexandria, 2005, p. 223, ISBN 978-1-4655-4330-1.
  7. ^ (EN) Pongratz-Leisten B, Religion and Ideology in Assyria, Walter de Gruyter GmbH & Co KG, 2015, p. 110, ISBN 978-1-61451-426-8.
  8. ^ (FR) A. Quentin, Inscription Inédite du Roi Assurbanipal: Copiée Au Musée Britannique le 24 Avril 1886, in Revue Biblique (1892-1940), vol. 4, 1895, p. 554, ISSN 1240-3032 (WC · ACNP), JSTOR 44100170.
  9. ^ Sumerian dictionary entry: Aššur [ASSYRIA] (GN), su oracc.iaas.upenn.edu. URL consultato l'11 gennaio 2022.
  10. ^ a b Frahm, p. 192.
  11. ^ Joan Oates, The fall of Assyria (635–609 B.C.), in The Cambridge Ancient History, Cambridge University Press, 28 marzo 2008. URL consultato l'11 gennaio 2022.
  12. ^ E. Pollard, R. Tignor e C. Rosenberg, Worlds Together, Worlds Apart, W.W. Norton & Company, 2015, p. 128, ISBN 978-0-393-92207-3.
  13. ^ Joshua J. Mark, Neo-Assyrian Empire, su worldhistory.org, World History Encyclopedia, 30 giugno 2014. URL consultato l'11 gennaio 2022.
  14. ^ Assyrian Eponym List, su livius.org. URL consultato il 17 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 14 novembre 2016). Limmu List (Middle Bronze Age), su livius.org. URL consultato l'11 gennaio 2022. Limmu list, su livius.org. URL consultato l'11 gennaio 2022.
  15. ^ H. Tadmor, The Inscriptions of Tiglath-Pileser III, King of Assyria, 1994, p. 29.
  16. ^ Assyria, su ancient.eu. URL consultato l'11 gennaio 2022.


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