Impero di Akkad

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Impero accadico
Impero accadico - Stemma
Simbolo stilizzato del dio-sole Šamaš, spesso rappresentato su pali come vessilloide dal periodo accadico fino al periodo neo-babilonese.[1][2]
Dati amministrativi
Nome completoImpero di Akkad
Lingue ufficialiaccadico
Lingue parlateaccadico, sumerico
CapitaleAkkad
Politica
Forma di StatoImpero
Forma di governoMonarchia assoluta
Organi deliberativicorte cerimoniale
Nascita2334 a.C. con Sargon di Akkad
CausaSottomissione della Mesopotamia
Fine2193 a.C. con Shu-turul
CausaInvasione dei Gutei
Territorio e popolazione
Bacino geograficoMesopotamia
Territorio originalecittà di Kish
Economia
Valutabullae di terracotta
Risorsegrano, argilla, ortaggi
Produzioniderrate alimentari, ceramiche, gioielli
Commerci conElam, Antico Egitto
Esportazioniderrate alimentati, utensili, suppellettili
Importazioniarmi, gioielli, beni di lusso, granito
Religione e società
Religioni preminentireligione sumerica
Religione di Statoreligione sumerica
Classi socialinobiltà guerriera, commercianti, contadini
Estensione approssimativa dell'Impero accadico ai tempi di Naram-Sin (2254 al 2218 a.C.)
Evoluzione storica
Preceduto daPeriodo Protodinastico
Succeduto daGutei

L'Impero di Akkad (o Impero accadico) è stato un regno mesopotamico, esistito nella seconda metà del III millennio a.C. Ebbe vita per circa 140 anni (dal 2334 al 2193 a.C. circa[3]). Fondato da un homo novus, Sargon di Akkad, rappresentante dell'elemento semitico ormai sempre più preponderante in Mesopotamia, e dalle sue iniziali conquiste, diede origine ad una dinastia, detta "accadica", dal nome di una capitale, Akkad, non si sa se di nuova fondazione. Dal nome della capitale prendono il nome anche i cosiddetti "Accadi" (pronuncia: /akˈkaːdi/[4]), nome con cui si indica la popolazione di origine semitica che abitava Akkad (in questo caso, si intende la parte settentrionale della Bassa Mesopotamia, in opposizione a Sumer, la parte meridionale).[5]

La città di Akkad era probabilmente posta sulla riva sinistra dell'Eufrate (ma il sito non è mai stato rintracciato, anche se è probabile che possa trattarsi di Tell Mizyad[6]) e, dopo Kish, fu capitale dell'omonimo regno.[7]

L'origine degli Accadi è incerta: la tradizione vuole che provenissero dal deserto arabico, da dove sarebbero giunti in Mesopotamia. Di fatto, la visione di un'"invasione" semitica, con magari Sargon a capeggiarla, è insostenibile: popolazioni semite abitavano la Mesopotamia già nel proto-dinastico e non vi giunsero attraverso migrazioni di massa.[7] Il periodo "sargonico" (o "paleo-accadico") vede la creazione del primo organismo imperiale mesopotamico.[8] Mai prima dell'Impero di Akkad soldati mesopotamici si erano spinti tanto in là nelle loro conquiste, né mai una sola città aveva avuto un tale potere su un così vasto territorio.[9]

Le fonti testuali dei 150 anni di vita dell'Impero accadico sono molto più abbondanti di quelle del precedente Periodo protodinastico. Sono sopravvissute molte iscrizioni reali paleo-accadiche, anche se molte sono copie di epoca paleo-babilonese.[8]

L'impero di Akkad è considerato da molti manuali e dagli studi degli specialisti il primo Impero della storia.[10]

  1. ^ Jeremy A. Black e Anthony Green, Gods, Demons, and Symbols of Ancient Mesopotamia: An Illustrated Dictionary, British Museum Press, 1992, p. 168, ISBN 0-292-70794-0.
  2. ^ Versione unita alla stella di Ištar, basata sulla Stele di Naram-Sin
  3. ^ Liverani 2009, p. 24.
  4. ^ DOP Archiviato il 3 dicembre 2013 in Internet Archive.
  5. ^ Scheda sugli Accadi, in treccani.it.
  6. ^ Liverani 2009, p. 244.
  7. ^ a b Liverani 2009, p. 246.
  8. ^ a b Beaulieu, p. 42.
  9. ^ Van De Mieroop, p. 68.
  10. ^ Alessandro Barbero, a.C.d.C.: La fine dell'impero Accadico, Rai Storia. URL consultato il 25 giugno 2022 (archiviato dall'url originale il 25 giugno 2022).

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