Impero omanita

Impero omanita
الإمبراطورية العُمانية
Impero omanita الإمبراطورية العُمانية – Bandiera
Impero omanita الإمبراطورية العُمانية - Stemma
Impero omanita الإمبراطورية العُمانية - Localizzazione
Impero omanita
الإمبراطورية العُمانية - Localizzazione
Aree sotto l'influenza dell'Oman nel XVII-XIX secolo
Dati amministrativi
Lingue ufficialiarabo
Lingue parlatepersiano
swahili
beluci
inglese
francese
CapitaleRustaq (1692–1792)
Mascate (1792–1824)
Zanzibar (1824-1856)
Politica
Forma di StatoMonarchia
Capo di StatoDinastia al-Ya'arubi:
Dinastia Al Bu Sa'idi
Nascita1696 con Sayf bin Sultan
CausaOccupazione di Forte Jesus da Sayf bin Sultan
Fine1856 con Sa'id bin Sultan
CausaDivisione in due sultanati
Territorio e popolazione
Popolazione318 000 nel 1820[1]
Economia
Valutadirham, rupia indiana, tallero di Maria Teresa, scellino
Religione e società
Religioni preminentiIslam ibadita
Religioni minoritarieIslam sunnita, Islam sciita, Cristianesimo
Evoluzione storica
Preceduto da Imamato di Oman
Sultanato di Kathiri
Sultanato di Kilwa
Succeduto da Sultanato di Mascate e Oman
Sultanato di Zanzibar

L'Impero omanita[2][3][4] (in arabo الإمبراطورية العُمانية?) o Impero dell'Oman[5] è stato un impero marittimo, in competizione con il Portogallo e la Gran Bretagna per il commercio e l'influenza nel Golfo Persico e nell'Oceano Indiano. Al suo apice nel XIX secolo, l'influenza o il controllo dell'Oman si estendeva attraverso lo stretto di Hormuz, agli odierni Iran e Pakistan e fino a Capo Delgado. Dopo la morte di Sa'id bin Sultan nel 1856 l'impero fu diviso tra i suoi figli in due sultanati: una sezione africana (Sultanato di Zanzibar) governata da Majid bin Sa'id e una sezione asiatica (Sultanato di Mascate e Oman) governata da Thuwayni bin Sa'id.

  1. ^ (EN) Maddison Project Database 2020 (XLS), su University of Groningen, 27 ottobre 2020.
  2. ^ Levante, vol. 23, 1976, p. 24.
  3. ^ Civitas, vol. 26, Edizioni Civitas, 1975, p. 93.
  4. ^ Società geografica italiana, Bollettino della Società geografica italiana, Società geografica italiana, 2000, p. 237.
  5. ^ Le vie del mondo rivista mensile del Touring club italiano, 1939, p. viii.

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