Intelligenza collettiva

"Nessuno sa tutto, ognuno sa qualcosa"

L'intelligenza collettiva è un concetto diffuso dallo studioso francese Pierre Lévy. Ad esso ha dedicato il libro L'intelligenza collettiva. Per un'antropologia del cyberspazio[1] (1994). Nel saggio, Levy ripercorre le riflessioni e le indagini che ha condotto a partire dai primi anni novanta presso il centro di ricerca sull'intelligenza collettiva dell'Università di Ottawa. Sebbene il termine sia stato definito per la prima volta da Douglas C. Engelbart nel 1962, in un articolo dal titolo Augmenting Human Intellect. A Conceptual Framework[2], Pierre Levy è colui che maggiormente ha approfondito e studiato le potenzialità di questa capacità umana, contribuendo alla sua divulgazione in ambito sociologico.

  1. ^ Pierre Levy, L'intelligenza collettiva. Per un'antropologia del cyberspazio, Milano, Feltrinelli, 1996, ISBN 978-88-07-81716-8.
  2. ^ Augmenting Human Intellect.A Conceptual Framework, in Doug Engelbart Institute, 1962. URL consultato il 16 maggio 2016 (archiviato dall'url originale il 31 maggio 2012).

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