Intervento militare internazionale in Libia del 2011

Voce principale: Prima guerra civile libica.
Intervento militare in Libia
parte della prima guerra civile libica
Il lancio di un missile da crociera Tomahawk verso la Libia dalla USS Barry
Data19 marzo - 31 ottobre 2011
LuogoLibia
CausaMancato rispetto della risoluzione 1973 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite
EsitoLa NATO ha garantito il rispetto della zona d'interdizione al volo e del blocco navale imposti sulla Libia
Schieramenti
Comandanti
Effettivi
Perdite
Bandiera degli Stati Uniti 1 F-15E (piloti salvi)[12] e 1 MQ-8[13][14]
Bandiera degli Emirati Arabi Uniti 1 F-16 (pilota salvo)[15]
Bandiera del Regno Unito 1 uomo[16][17]
Bandiera dei Paesi Bassi 1 Lynx e 3 marine catturati (poi rilasciati)[18]
1.492 tra carri, APC, trasporti SAM e altri veicoli distrutti o danneggiati, 350 depositi di munizioni e 535 postazioni SAM distrutti, vari aerei distrutti o danneggiati, 412 centri di comando distrutti, numero di soldati uccisi o feriti sconosciuto (fonti NATO del 29 aprile 2011)[19]
8 navi da guerra affondate nei porti di Tripoli (5), Zuara (2), Homs (1)
~ 1.108 uccisi e 4.500 feriti tra i civili (come riferito dal Min. della Salute libico il 13 luglio 2011)[20]
Le cifre del Min. della Salute libico non sono state confermate da altre fonti.[21] Fonti militari USA hanno dichiarato di non sapere l'esatto numero delle perdite civili.[22] 223-403 morti di civili (secondo Airwars).[23]
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L'intervento militare internazionale in Libia del 2011 iniziò il 19 marzo ad opera d'alcuni paesi aderenti all'Organizzazione delle Nazioni Unite autorizzati dalla risoluzione 1973 del Consiglio di sicurezza che, nel marzo dello stesso anno, aveva istituito una zona d'interdizione al volo sul Paese nordafricano ufficialmente per tutelare l'incolumità della popolazione civile dai combattimenti tra le forze lealiste a Muʿammar Gheddafi e le forze ribelli nell'ambito della prima guerra civile libica.

L'intervento fu inaugurato dalla Francia con un attacco aereo diretto contro le forze terrestri di Gheddafi attorno a Bengasi[24], attacco seguito, qualche ora più tardi, dal lancio di missili da crociera tipo "Tomahawk" da navi militari statunitensi e britanniche su obiettivi strategici in tutta la Libia.

Gli attacchi, inizialmente portati avanti autonomamente dai vari paesi che intendevano far rispettare il divieto di sorvolo, furono unificati il 25 marzo sotto l'Operazione Unified Protector a guida NATO. La coalizione, composta inizialmente da Belgio, Canada, Danimarca, Italia, Francia, Norvegia, Qatar, Spagna, Regno Unito e USA, s'espanse nel tempo fino a comprendere 19 stati, tutti impegnati nel blocco navale delle acque libiche o nel far rispettare la zona d'interdizione al volo. I combattimenti sul suolo libico tra il Consiglio nazionale di transizione e le forze di Gheddafi cessarono nell'ottobre 2011 in seguito alla morte del Ra'is. Conseguentemente, la NATO cessò ogni operazione il 31 ottobre.

I vari paesi hanno assegnato alle proprie missioni nomi differenti: Odyssey Dawn gli Stati Uniti d'America, la Danimarca, la Norvegia e l'Italia, Ellamy il Regno Unito, Mobile il Canada, Freedom Falcon il Belgio[25] e Harmattan la Francia.[26]

  1. ^ Ecco la coalizione dei "volenterosi" Chi partecipa all'intervento in Libia- LASTAMPA.it, su www3.lastampa.it. URL consultato il 22 marzo 2011 (archiviato dall'url originale il 22 marzo 2011).
  2. ^ Libia: promozione di massa forze armate - Top News - ANSA.it.
  3. ^ FOTO: Amm. Veri: 'Embargo severo nel Mediterraneo' - Photostory Primopiano - ANSA.it.
  4. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore usaf
  5. ^ (EN) U.S. Naval Forces Open Odyssey Dawn, Prepare No-Fly Zone, su navy.mil, 19 marzo 2011. URL consultato il 20 marzo 2011 (archiviato dall'url originale il 22 marzo 2011).
  6. ^ (EN) Strike Against Libyans, su raf.mod.uk, 20 marzo 2011. URL consultato il 21 marzo 2011 (archiviato dall'url originale il 24 marzo 2011).
  7. ^ (EN) Operation MOBILE, su cefcom-comfec.forces.gc.ca. URL consultato il 29 marzo 2011 (archiviato dall'url originale il 9 marzo 2011).
  8. ^ (EN) Frank Gardner, Libya: Who is propping up Gaddafi?, BBC, 23 febbraio 2011. URL consultato il 19 marzo 2011.
  9. ^ (EN) Adrian Blomfield, Libya: foreign mercenaries terrorising citizens, The Daily Telegraph, 23 febbraio 2011. URL consultato il 4 novembre 2011.
  10. ^ (EN) Huma Khan, Moammar Gadhafi's Private Mercenary Army 'Knows One Thing: To Kill', ABC, 22 febbraio 2011. URL consultato il 4 novembre 2011.
  11. ^ (EN) Nick Meo, African mercenaries in Libya nervously await their fate, The Daily Telegraph, 27 febbraio 2011. URL consultato il 4 novembre 2011.
  12. ^ (EN) Task force commander provides Libya update, su af.mil, 22 marzo 2011. URL consultato il 23 marzo 2011.
  13. ^ (EN) Libya conflict: NATO loses drone helicopter, BBC News, 21 giugno 2011. URL consultato il 4 novembre 2011.
  14. ^ (EN) U.S. Navy drone missing over Libya was 'shot down' by Gaddafi's forces, Daily Mail, 6 agosto 2011. URL consultato il 4 novembre 2011.
  15. ^ LIBIA: F-16 EMIRATI ESCE DI PISTA IN ATTERRAGGIO A SIGONELLA [collegamento interrotto], su agi.it, 27 aprile 2011. URL consultato il 28 marzo 2011.
  16. ^ (EN) RAF Airman Dies In Italy Road Crash, Sky News, 21 luglio 2011. URL consultato il 4 novembre 2011.
  17. ^ (EN) Tributes to airman killed in crash during Operation Ellamy in Italy[collegamento interrotto], 24 luglio 2011. URL consultato il 4 novembre 2011.
  18. ^ (EN) Three Dutch marines captured during rescue in Libya, BBC News, 3 marzo 2011. URL consultato il 4 novembre 2011.
  19. ^ (EN) Operational Media Update, su nato.int, 25 ottobre 2011. URL consultato il 4 novembre 2011.
  20. ^ (EN) Rights group: Libyan rebels loot seized towns, su news.yahoo.com, 13 luglio 2011. URL consultato il 4 novembre 2011.
  21. ^ (EN) Gaddafi denounces foreign intervention, su english.aljazeera.net, 20 marzo 2011. URL consultato il 4 novembre 2011.
  22. ^ (EN) Coalition targets Gadhafi compound, su edition.cnn.com, 21 marzo 2011. URL consultato il 4 novembre 2011.
  23. ^ Oliver Imhof, Ten years after the Libyan revolution, victims wait for justice, in Airwars, 18 marzo 2021. URL consultato l'8 marzo 2022.
  24. ^ Raid dei caccia francesi attorno a Bengasi. Migliaia di civili in fuga dalla città. Il Colonnello nega l'attacco e dice a Obama: i libici moriranno per me, su corriere.it, 19 marzo 2011. URL consultato il 21 marzo 2011.
  25. ^ (NL) Operation Freedom Falcon, su mil.be. URL consultato il 27 marzo 2011 (archiviato dall'url originale il 10 luglio 2011).
  26. ^ (FR) Libia: inizio delle operazioni aeree francesi, su defense.gouv.fr. URL consultato il 20 marzo 2011.

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