Invasione della Danimarca

Invasione della Danimarca
parte della seconda guerra mondiale
Movimenti terrestri e marittimi delle forze tedesche per l'occupazione della Danimarca
Data9 aprile 1940
LuogoDanimarca
EsitoVittoria tedesca, inizio dell'Occupazione della Danimarca, conseguente Occupazione britannica delle isole Fær Øer e Invasione dell'Islanda
Schieramenti
Comandanti
Effettivi
~ 40.000 uomini
527 aerei
14.500 uomini
4 squadroni aerei
2 navi da difesa costiera
6 torpediniere
7 sottomarini
3 posamine
9 dragamine
4 navi da ispezione
Perdite
20 tra morti e feriti[1][2]
12 autoblindi distrutti o danneggiati
4 carri armati danneggiati
1 aereo danneggiato[1]
1 rimorchiatore affondato[3]
26 morti[4]
23 feriti
14.436 principalmente prigionieri e qualche disperso[5]
12 aerei distrutti
14 aerei danneggiati
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L'invasione della Danimarca (tedesco: Operazione Weserübung-Süd), a volte nota come Guerra delle sei ore in riferimento alla breve durata, fu l'attacco da parte della Germania nazista alla Danimarca il 9 aprile 1940, durante la seconda guerra mondiale. L'attacco fece da preludio all'invasione della Norvegia (operazione Weserübung-Nord, 9 aprile - 10 giugno 1940).

L'importanza strategica della Danimarca per la Germania era limitata. Lo scopo principale dell'invasione era quello di usare la Danimarca come base di partenza per le operazioni contro la Norvegia e di assicurare le linee di rifornimento per le forze che stavano per essere schierate lì. In Danimarca fu costruita una vasta rete di sistemi radar per rilevare i bombardieri britannici diretti in Germania.

L'attacco alla Danimarca fu una violazione del patto di non aggressione che la Danimarca aveva firmato con la Germania meno di un anno prima. Il piano iniziale era quello di spingere la Danimarca ad accettare che le forze terrestri, navali e aeree tedesche potessero usare le basi danesi, ma Adolf Hitler in seguito chiese che sia la Norvegia che la Danimarca fossero invase.

Le forze militari danesi erano nettamente inferiori per numero ed equipaggiamento e dopo brevi combattimenti furono ovunque costrette ad arrendersi. Dopo poche ore di lotta, il primo ministro danese Thorvald Stauning fermò l'opposizione all'attacco tedesco, per paura che i tedeschi bombardassero Copenaghen, come avevano fatto con Varsavia durante l'invasione della Polonia nel settembre 1939. A causa delle difficoltà di comunicazione, alcune forze danesi continuarono a combattere dopo la resa, ma entro la giornata stessa del 9 aprile, tutta l'opposizione militare si era fermata.

Durando circa 6 ore, l'invasione di terra tedesca della Danimarca fu una delle operazioni militari più brevi e meno sanguinose della seconda guerra mondiale.[6]

  1. ^ a b Hooton, E.R (2007). Luftwaffe at War; Gathering Storm 1933-39: Volume 1. London: Chervron/Ian Allan, pag. 31
  2. ^ Zabecki, David T. (2014). Germany at War: 400 Years of Military History. London: ABC-Clio Inc. ISBN 978-1-59884-980-6. Pa. 323
  3. ^ Lindeberg, Lars (1990). 9. april; De så det ske (in Danish). Denmark: Sesam. ISBN 87-7258-504-8. Pag. 98.
  4. ^ Zabecki, David T. (2014). Germany at War: 400 Years of Military History. London: ABC-Clio Inc. ISBN 978-1-59884-980-6. Pag. 323
  5. ^ The German occupation of Denmark Archiviato il 15 ottobre 2013 in Internet Archive., milhist.dk
  6. ^ Dildy, Douglas C. (2007). Denmark and Norway 1940: Hitler's boldest operation. London: Osprey Publishing Ltd. ISBN 978-1-84603-117-5. Pag. 34.

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