Invasione turca di Cipro

Invasione turca di Cipro
parte della questione di Cipro
Mappa etnografica di Cipro nel 1973. Il giallo oro denota una maggioranza greco-cipriota, il viola le enclavi turco-cipriote e il rosso le basi britanniche.[1]
Data20 luglio - 18 agosto 1974
LuogoCipro
Casus belliColpo di Stato militare cipriota del 1974
Esito
Modifiche territorialiOccupazione turca di Cipro del Nord (occupazione del 36,2% del territorio cipriota e formazione dell'Amministrazione autonoma turco-cipriota)[8]
Schieramenti
Comandanti
Effettivi
40.000 soldati turchi[9]
150-180 carri armati M47 e M48[10]
11.000 - 13.500 soldati delle enclavi turco-cipriote, fino a 20.000 in caso di mobilitazione completa[11]
12.000 militari ciprioti[12]
1.800 - 2.000 soldati greci[13]
35 carri armati
Perdite
1.500 - 3.500 morti (stime, inclusi turchi ciprioti e incluse sia vittime militari che civili),[14][15][16] di cui 568 KIA (498 TSK, 70 Resistenza)
2.000 feriti[14]
270 civili uccisi e 803 civili dispersi (numeri ufficiali nel 1974)[17]
4.500 - 6.000 morti (stime, inclusi greco-ciprioti e incluse sia vittime militari che civili),[14][15][16] di cui 309 vittime militari di Cipro e 105 vittime militari della Grecia[18]
1.000 - 1.100 scomparsi (stime del 2015)[19]
Bandiera delle Nazioni Unite UNFICYP: 9 morti e 65 feriti[20]
Voci di guerre presenti su Wikipedia

L'invasione turca di Cipro,[21] che iniziò il 20 luglio 1974, fu la risposta della Turchia al colpo di Stato militare (ordinato dalla dittatura dei colonnelli greca ed eseguito dalla Guardia nazionale cipriota e dall'EOKA B)[22][23] che aveva deposto il presidente cipriota, l'arcivescovo greco-ortodosso Makarios, alterando gli equilibri faticosamente raggiunti con il Trattato di Zurigo e Londra del 1960 tra il Regno Unito, ex potenza coloniale, la Grecia e la Turchia, a cui facevano riferimento per lingua, cultura e politica le due comunità isolane (percentualmente, la comunità greco-cipriota costituiva all'incirca il 78% dell'intera popolazione e quella turca il 22%). In quel Trattato si legittimava l'intervento militare di ciascun garante in caso di sensibile alterazione dello status politico dell'isola mediterranea.

L'intervento, giudicato dalla Grecia e dai suoi sostenitori un'invasione, fu invece chiamato dalla Turchia Operazione di pace a Cipro (turco Kıbrıs Barış Harekâtı) o semplicemente Operazione Cipro (Kıbrıs Harekâtı), mentre il nome in codice dato dalle forze armate turche fu Operazione Attila (Atilla Harekâtı).

L'intervento portò alla cattura e all'occupazione della parte settentrionale dell'isola da parte dei turchi.[24] Le forze turche sbarcarono a Cipro, sulla spiaggia di Pentemili, a ovest di Kyrenia, il 20 luglio e conquistarono in 2 giorni circa il 3% dell'isola prima che venisse dichiarato il cessate il fuoco. La giunta militare greca crollò e fu sostituita da un governo civile. In seguito alla rottura dei colloqui di pace, le forze turche ampliarono la loro testa di ponte originaria nell'agosto 1974, conquistando circa il 36% dell'isola. La linea del cessate il fuoco dall'agosto 1974 divenne la Linea Verde delle Nazioni Unite a Cipro. Circa 150.000 persone (pari a più di un quarto della popolazione totale di Cipro e a un terzo della sua popolazione greco-cipriota) dovettero abbandonare la parte settentrionale dell'isola, dove i greco-ciprioti costituivano l'80% della popolazione. Nel corso dell'anno successivo, invece, circa 60.000 turco-ciprioti,[25] pari alla metà della popolazione turco-cipriota,[26] dovettero trasferirsi dal sud al nord dell'isola.[27] L'invasione turca si concluse con la spartizione di Cipro lungo la Linea Verde, monitorata dalle Nazioni Unite, che tuttora divide Cipro, e la formazione di un'amministrazione autonoma turco-cipriota de facto nel nord. Nel 1983 la Repubblica Turca di Cipro del Nord dichiarò l'indipendenza, sebbene la Turchia sia l'unico Paese a riconoscerla.[28] La comunità internazionale considera il territorio di Cipro del Nord come un territorio occupato dalla Turchia nella Repubblica di Cipro.[29] L'occupazione è considerata illegale dal punto di vista del diritto internazionale ed equivale a un'occupazione illegale del territorio dell'Unione europea da quando Cipro ne fa parte.[30]

  1. ^ Mappa basata sulla pubblicazione CIA Atlas: Issues in the Middle East. URL consultato il 30 agosto 2023 (archiviato dall'url originale il 12 ottobre 2017)., conservata alla
  2. ^ Tocci, Nathalie (2007). The EU and Conflict Resolution: Promoting Peace in the Backyard. Routledge. p. 32. ISBN 978-1134123384
  3. ^ Borowiec, Andrew (2000). Cyprus: A Troubled Island. Greenwood Publishing Group. p. 2. ISBN 978-0275965334.
  4. ^ Michael, Michális Stavrou (2011). Resolving the Cyprus Conflict: Negotiating History. Palgrave Macmillan. p. 130. ISBN 978-1137016270.
  5. ^ Pierpaoli, Paul G. Jr. (2014). Hall, Richard C. (ed.). War in the Balkans: An Encyclopedic History from the Fall of the Ottoman Empire to the Breakup of Yugoslavia. ABC-Clio. pp. 88–90. ISBN 978-1-61069-031-7.
  6. ^ Katholieke Universiteit Brussel, 2004, "Euromosaic III: Presence of Regional and Minority Language Groups in the New Member States", p. 18
  7. ^ Smit, Anneke (2012). The Property Rights of Refugees and Internally Displaced Persons: Beyond Restitution. Routledge. p. 51. ISBN 978-0415579605.
  8. ^ Thekla Kyritsi, Nikos Christofis (2018). Cypriot Nationalisms in Context: History, Identity and Politics. p. 12.
  9. ^ Keser, Ulvi (2006). Turkish-Greek Hurricane on Cyprus (1940 – 1950 – 1960 – 1970), 528. sayfa, Publisher: Boğaziçi Yayınları, ISBN 975-451-220-5.
  10. ^ Η Μάχη της Κύπρου, Γεώργιος Σέργης, Εκδόσεις Αφοι Βλάσση, Αθήνα 1999, p. 253 (in greco)
  11. ^ Η Μάχη της Κύπρου, Γεώργιος Σέργης, Εκδόσεις Αφοι Βλάσση, Αθήνα 1999, p. 254 (in greco)
  12. ^ Η Μάχη της Κύπρου, Γεώργιος Σέργης, Εκδόσεις Αφοι Βλάσση, Αθήνα 1999, p. 260 (in greco)
  13. ^ . ΕΛ.ΔΥ.Κ '74 – Χρονικό Μαχών. URL consultato il 30 agosto 2023 (archiviato dall'url originale il 20 settembre 2022).
  14. ^ a b c Pierpaoli, Paul G. Jr. (2014). Hall, Richard C. (ed.). War in the Balkans: An Encyclopedic History from the Fall of the Ottoman Empire to the Breakup of Yugoslavia. ABC-Clio. pp. 88–90. ISBN 978-1-61069-031-7. "As a result of the Turkish invasion and occupation, perhaps as many as 200,000 Greeks living in northern Cyprus fled their homes and became refugees in the south. It is estimated that 638 Turkish troops died in the fighting, with another 2,000 wounded. Another 1,000 or so Turkish civilians were killed or wounded. Cypriot Greeks, together with Greek soldiers dispatched to the island, suffered 4,500–6,000 killed or wounded, and 2,000–3,000 more missing."
  15. ^ a b Jentleson, Bruce W.; Thomas G. Paterson; Council on Foreign Relations (1997). Encyclopedia of US foreign relations. Oxford University Press. ISBN 978-0-19-511059-3. "Greek/Greek Cypriot casualties were estimated at 6,000 and Turkish/Turkish Cypriot casualties at 3,500, including 1,500 dead..."
  16. ^ a b Tony Jaques (2007). Dictionary of Battles and Sieges: A Guide to 8,500 Battles from Antiquity Through the Twenty-First Century. Greenwood Publishing Group. p. 556. ISBN 978-0-313-33538-9. "The invasion cost about 6,000 Greek Cypriot and 1500–3500 Turkish casualties (20 July 1974)"
  17. ^ Haydar Çakmak: Türk dış politikası, 1919–2008, Platin, 2008, ISBN 9944137251, p. 688 (in Turkish); excerpt from reference: 415 ground, 65 navy, 10 air, 13 gendarmerie, 70 resistance (= 568 killed)
  18. ^ Καταλόγοι Ελληνοκυπρίων και Ελλαδιτών φονευθέντων κατά το Πραξικόπημα και την Τουρκική Εισβολή. URL consultato il 31 agosto 2023 (archiviato dall'url originale il 16 aprile 2015).
  19. ^ Figures and Statistics of Missing Persons (PDF). URL consultato il 31 agosto 2023 (archiviato dall'url originale il 21 luglio 2015).
  20. ^ Report dell'UNFICYP, trovato in Γεώργιος Τσουμής, Ενθυμήματα & Τεκμήρια Πληροφοριών της ΚΥΠ, Δούρειος Ίππος, Atene, Novembre 2011, Appendice 19, pag. 290
  21. ^ Vincent Morelli, Cyprus: Reunification Proving Elusive, Diane Publishing, 2011, p. 1, ISBN 978-1-4379-8040-0.
    «The Greek Cypriots and much of the international community refer to it as an "invasion"»
  22. ^ Mihail Solanakis, Operation "Niki" 1974: A suicide mission to Cyprus, su koti.welho.com. URL consultato il 30 agosto 2023 (archiviato dall'url originale il 20 ottobre 2008).
  23. ^ Countrystudies.us, U.S. Library of Congress – Country Studies – Cyprus – Intercommunal Violence, su countrystudies.us. URL consultato il 30 agosto 2023 (archiviato dall'url originale il 24 agosto 2013).
  24. ^ Umut Uzer, Identity and Turkish Foreign Policy: The Kemalist Influence in Cyprus and the Caucasus, I.B. Tauris., 2011, pp. 134 - 135, ISBN 978-1848855694.
  25. ^ Nathalie Tocci, The EU and Conflict Resolution: Promoting Peace in the Backyard, Routledge, 2007, p. 32, ISBN 978-1134123384.
  26. ^ Chrysostomos Pericleous, Cyprus Referendum: A Divided Island and the Challenge of the Annan Plan, I.B. Tauris, 2009, p. 201, ISBN 978-0857711939.
  27. ^ BBC, 1974: Turkey Invades Cyprus, su news.bbc.co.uk. URL consultato il 30 agosto 2023 (archiviato dall'url originale il 26 ottobre 2019).
  28. ^ Ibrahm Salin, Cyprus: Ethnic Political Components, Oxford: University Press of America, 2004, p. 29.
  29. ^ Quigley, The Statehood of Palestine, Cambridge University Press, 2010, p. 164, ISBN 978-1-139-49124-2.
    «The international community found this declaration invalid, on the ground that Turkey had occupied territory belonging to Cyprus and that the putative state was therefore an infringement on Cypriot sovereignty»
  30. ^ James Ker-Lindsay, Hubert Faustmann, Fiona Mullen, An Island in Europe: The EU and the Transformation of Cyprus, I.B. Tauris, 2011, p. 15, ISBN 978-1-84885-678-3.
    «Classified as illegal under international law, the occupation of the northern part leads automatically to an illegal occupation of EU territory since Cyprus' accession»

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