Ipotesi alternative sulla strage di Bologna

Voce principale: Strage di Bologna.

Le ipotesi alternative sulla strage di Bologna sono ipotesi formulate nel corso degli anni da vari soggetti più o meno autorevoli, e non comprovate dalle sentenze. A causa del protrarsi negli anni delle vicende giudiziarie e dei numerosi comprovati depistaggi, intorno ai veri esecutori e ai mandanti dell'attentato si sono sempre sviluppate numerose ipotesi e strumentalizzazioni politiche divergenti dai fatti processuali che hanno portato alle condanne definitive dei tre esecutori materiali della strage.

I due punti chiave delle tesi di chi critica la versione ufficiale sono le stranezze del racconto di Sparti. La tesi del vestito «tirolese»: è stato fatto notare l'incongruenza e la stranezza che due ricercati usassero un travestimento così visibile e facile da notare – non c'erano comitive di turisti tedeschi e austriaci vestiti così in stazione – accusando che potesse essere una messa in scena per incastrare il neofascista Fioravanti, come venne fatto con l'anarchico Pietro Valpreda per la strage di piazza Fontana nel 1969 e il depistaggio verso la pista neofascista, che avrebbe avuto poco senso se la strage fosse stata davvero neofascista (la «tesi dell'impistaggio»)[1].

Nel maggio 2007 il figlio di Massimo Sparti (malvivente legato alla Banda della Magliana e principale accusatore di Fioravanti e Mambro) ha dichiarato: «Mio padre nella storia del processo di Bologna ha sempre mentito»[2].

Il terzo condannato, Luigi Ciavardini, venne invece accusato da Angelo Izzo, criminale pluriomicida noto come il «mostro del Circeo», spesso rivelatosi inattendibile[3].

Il 19 agosto 2011 la Procura di Bologna indagò su due terroristi tedeschi, Thomas Kram e Christa Margot Frohlich, entrambi legati al gruppo del terrorista «Carlos», i quali risulterebbero presenti a Bologna il giorno dell'attentato, seguendo così la pista del terrorismo palestinese e/o mediorientale, mai accettata dal presidente dell'Associazione famigliari vittime Paolo Bolognesi, e invece ripetutamente riproposta da Francesco Cossiga[4].

Anche persone appartenenti ad aree opposte rispetto all'estrema destra hanno espresso dei dubbi sulla verità emersa dalle indagini giudiziarie. Ad esempio, il giornalista Andrea Colombo, ex militante del movimento Potere Operaio, si espresse così riguardo alla sentenza sui tre neofascisti[5]:

«L'imitazione del terrorismo rosso, nelle intenzioni di Valerio Fioravanti, deve dimostrare a tutti che la nuova generazione del neofascismo è rivoluzionaria quanto e più dei comunisti. Altro che collusioni con golpe e stragi. Ma, come spesso accade, la realtà finisce per superare qualsiasi immaginazione: dopo aver cercato, in maniera criminale, di marcare la propria distanza dalla vecchia destra golpista e bombarola, Valerio, Francesca Mambro e Luigi Ciavardini finiranno per essere gli unici terroristi condannati con sentenza definitiva per una strage nel nostro Paese. Per di più la strage più sanguinosa della storia repubblicana: quella alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980. Certo, tutti e tre hanno sempre dichiarato, anzi urlato la propria innocenza. Senza dimenticare che i giudici che li hanno condannati non sono stati in grado di indicare né movente, né complici, né mandanti. E se a ciò aggiungiamo l'elemento appena emerso, e cioè che i Nar hanno cominciato a uccidere rappresentanti dello Stato per esplicitare la propria opposizione alla destra stragista, i conti di questa sentenza non tornano proprio per niente.»

Oltre a Francesco Cossiga, Giovanni Pellegrino e Andrea Colombo, esiste un movimento innocentista che afferma che Mambro, Fioravanti e Ciavardini non siano colpevoli della strage: in una sede romana dell'associazione di sinistra ARCI, nacque nel 1994 il comitato E se fossero innocenti?, ad opera di personalità politiche e culturali di estrazione diversa, tra cui Elio Vito[6], Liliana Cavani[6], Giovanni Negri[6], Luigi Manconi,[6] Marco Taradash[6], lo stesso Andrea Colombo[6], Giovanni Minoli[6], Sandro Curzi[6], Oliviero Toscani[6], Giampiero Mughini[7].

Dubbi (a vario titolo) sulla sentenza sono stati espressi da Marco Pannella[8], Sergio D'Elia, Luca Telese[9], Andrea Camilleri[10], Paolo Mieli, Furio Colombo, Marcello De Angelis, Rossana Rossanda, Enzo Fragalà, Enzo Raisi, Ersilia Salvato, Luigi Cipriani, Ennio Remondino (giornalista che scoprì che la cartella clinica di Sparti era andata distrutta), Sandro Provvisionato, Adriano Sofri, Gabriele Adinolfi, Gianfranco Fini, Paolo Guzzanti, Daniele Capezzone, le ex terroriste delle BR Anna Laura Braghetti e Barbara Balzerani[11], Gianni Alemanno, Massimo Fini[12], Giovanni Spadolini, Ugo Volli[13], Giovanni De Luna[14], Deborah Fait[15], Fulvio Abbate[16], Magdi Allam[17], Sergio Zavoli[18], Francesco De Gregori[18], Liliana Cavani[18], e dal magistrato Rosario Priore[12][19].

Anche il terrorista comunista internazionale «Carlos», a volte accusato lui stesso, sostiene l'innocenza di Mambro e Fioravanti.

Lo stesso Fioravanti ha affermato[20]:

«A noi è andata di lusso. L'ho sempre detto e ringrazio i [giudici] bolognesi perché hanno esagerato talmente tanto che alla fine veniamo chiamati a rendere conto solo di una cosa che non abbiamo fatto [la strage] e non di quelle che abbiamo commesso veramente [i numerosi omicidi commessi dai NAR], quindi veniamo perdonati per le cose che abbiamo fatto davvero perché nessuno in fondo ci pensa e discutiamo invece all'infinito di un'altra cosa; è un paradosso.»

  1. ^ Dalla Commissione Mitrokhin ai terroristi indagati per la strage di Bologna. Intervista esclusiva all'on. Enzo Raisi, su nottecriminale.it, nottecriminale.it, 20 agosto 2011. URL consultato il 14 giugno 2014 (archiviato dall'url originale il 14 luglio 2014).
  2. ^ Riccardo Barlaam, Strage di Bologna. Parla il figlio di Sparti, testimone chiave dell'accusa: «Mio padre ha sempre mentito», in Il Sole 24 Ore, 24 maggio 2007. URL consultato il 3 gennaio 2013.
  3. ^ ANGELO IZZO, UN PENTITO PER TUTTE LE STAGIONI, in Adnkronos, 19 marzo 2006. URL consultato il 14 agosto 2013.
  4. ^ Svolta sulla strage del Due Agosto Indagati due terroristi tedeschi, in Repubblica.it, 19 agosto 2011. URL consultato il 12 luglio 2012.
  5. ^ Andrea Colombo, Nicola Rao, Luca Telese e Francesco Patierno, Giusva. La vera storia di Valerio Fioravanti, Milano, Sperling & Kupfer, 2011.
  6. ^ a b c d e f g h i Comitato "E se fossero innocenti", su stragi.it. URL consultato il 13 aprile 2013 (archiviato dall'url originale il 12 maggio 2014). Sito aggiornato: comitato "E se fossero innocenti" - Bologna 2 Agosto 1980, su stragi.it. URL consultato il 26 dicembre 2023.
  7. ^ LA VERSIONE DI MUGHINI – "MAI HO CREDUTO MAMBRO E FIORAVANTI COLPEVOLI DI STRAGE E STASERA LI INVITERÒ A CENA – GIUSVA HA SEMPRE CONFESSATO AL DETTAGLIO I SUOI OMICIDI, A DIFFERENZA DI NON POCHI GAGLIOFFI DI SINISTRA CHE SONO ANDATI AD ASSASSINARE GIORNALISTI E MAGISTRATI", su dagospia.com, Dagospia, 20 novembre 2014. URL consultato il 21 gennaio 2015.
  8. ^ Conversazione settimanale con Marco Pannella, in Radio Radicale, 23 novembre 2003. URL consultato il 9 maggio 2014.
  9. ^ «Mambro e Fioravanti sono innocenti, ma la sinistra non supera questo tabù», su lucatelese.it, lucatelese.it, 21 gennaio 2007. URL consultato il 9 maggio 2014.
  10. ^ Andrea Camilleri, Camilleri: Alla ricerca dell'impegno perduto, in MicroMega, 6 novembre 2013. URL consultato l'11 giugno 2014.
  11. ^ Le ex BR: "Mambro e Fioravanti innocenti", in Corriere della Sera, 24 gennaio 1994. URL consultato l'11 giugno 2014.
  12. ^ a b 2 agosto 1980: e se fossero innocenti?, su ariannaeditrice.it, ariannaeditrice.it, 1º agosto 2006. URL consultato il 13 aprile 2013.
  13. ^ Ugo Volli, Federico Steinhaus e Deborah Fait, Gli eroi palestinesi, su informazionecorretta.com, informazionecorretta.com, 14 marzo 2011. URL consultato l'11 giugno 2014.
  14. ^ Il tempo e la storia – La strage di Bologna, Rai 3.
  15. ^ Deborah Fait, Le vedove nere e gli infernali padroni del mondo, su informazionecorretta.com, informazionecorretta.com, 31 dicembre 2013. URL consultato l'11 giugno 2014.
  16. ^ Fulvio Abbate, Mambro e Fioravanti, le due verità, in l'Unità, 9 maggio 2007. URL consultato l'11 giugno 2014 (archiviato dall'url originale il 14 luglio 2014).
  17. ^ Silvana De Mari, Abbiamo la certezza che la strage di Bologna fu opera del terrorismo palestinese con cui l'Italia aveva stretto un patto. Ma per paura lo Stato ha incolpato i fascisti, su ioamolitalia.it, ioamolitalia.it, 5 dicembre 2013. URL consultato il 14 giugno 2014 (archiviato dall'url originale il 14 luglio 2014).
  18. ^ a b c Maurizio Gallo, Da Furio Colombo a Mughini. Così la sinistra difende gli ex Nar, in Il Tempo.it, 21 novembre 2014. URL consultato il 21 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).
  19. ^ Giusva, il docu-film sul terrorista Valerio Fioravanti, in Tempi, 8 agosto 2011. URL consultato il 9 maggio 2014.
  20. ^ Emanuele Midolo, Strage di Bologna, tutte le altre vittime di Mambro e Fioravanti, in AgoraVox, 2 agosto 2012. URL consultato l'11 giugno 2014.

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