Isoleucina | |
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Nome IUPAC | |
L-isoleucina | |
Abbreviazioni | |
I Ile | |
Nomi alternativi | |
acido (2S,3S)-2-ammino-3-metilpentanoicocomplementaricomplementari | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C6H13NO2 |
Massa molecolare (u) | 131,17 |
Aspetto | solido cristallino bianco |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 200-798-2 |
PubChem | 6306 e 7043901 |
DrugBank | DBDB00167 |
SMILES | CCC(C)C(C(=O)O)N |
Proprietà chimico-fisiche | |
Costante di dissociazione acida a 293 K | pK1: 2,32 pK2: 9,76 |
Punto isoelettrico | 6,05 |
Solubilità in acqua | 32,1 g/l a 293 K |
Temperatura di fusione | 279 °C (552 K) con decomposizione |
Proprietà termochimiche | |
ΔfH0 (kJ·mol−1) | −637,8 |
Indicazioni di sicurezza | |
Frasi H | --- |
Consigli P | ---[1] |
L'isoleucina (simbolo Ile o I)[2] è un α-amminoacido, la sua molecola è chirale. Contiene un α-ammino gruppo (protonato a −NH+3 in condizioni fisiologiche), un gruppo carbossilico (deprotonato a −COO- in condizioni fisiologiche) e una catena laterale alifatica, un sec-butile, classificata come apolare e non carica (a pH fisiologico). In condizioni fisiologiche si trova perciò in forma zwitterionica.
L'enantiomero L è uno dei venti amminoacidi ordinari e si riferisce allo stereoisomero acido-(2S,3S)-2-amino-3-metilpentanoico: questa è la configurazione naturale.
È un amminoacido essenziale negli umani, infatti il corpo non può sintetizzarlo e deve quindi essere assunto con la dieta. L'isoleucina è sintetizzata in altri organismi, come i batteri, a partire dal piruvato utilizzando enzimi biosintetici della leucina[3]. Nella trascrizione genetica è codificata dai codoni AUU, AUC, AUA, a cui corrispondono rispettivamente le triplette di nucleotidi ATT, ATC, ATA nel DNA.
La presenza di questo amminoacido nella composizione media delle proteine di organismi eucarioti varia tra il 3% e il 9%[4], dipendentemente dal regno tassonomico di origine.
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