Jean Ajalbert

Caricatura di Jen Ajalbert

Jean Ajalbert (Clichy-la-Garenne, 10 giugno 1863Cahors, 14 gennaio 1947) è stato uno scrittore, poeta, critico d'arte e avvocato francese.

Il suo debutto letterario avvenne con versi impressionistici: Sur le vif, Paysages de femmes (entrambi del 1886) e altre raccolte poetiche. Verso la fine del secolo, Ajalbert frequentava gli ambienti simbolisti e decadenti, ai quali possono essere assimilati i suoi primi romanzi d'impostazione naturalistica: En amour (1890), La tournée (1901). Scrisse vari volumi sulla natia Alvernia e riunì gli scritti di Arsène Vermenouze, poi pubblicati nel 1939. I numerosi saggi di Ajalbert vertono su argomenti differenti, spaziando dall'architettura agli arazzi fino alla pirateria, all'aviazione, alla vita nel Laos (Sao Van Di, 1905) o in Indocina, al Roland Garros o all'Académie Goncourt (della quale fece parte dal 1917 al 1947).

A partire dagli anni trenta, Ajalbert si dedicò alla redazione di vari volumi di memorie nei quali ritorna con nostalgia alla «Belle époque». In queste opere mostrò il suo attaccamento al Generale Boulanger e si proiettò nuovamente nell'epoca del simbolismo, durante la quale egli conobbe un poco di successo.

Durante la Seconda guerra mondiale, collaborò a L'Émancipation nationale di Jacques Doriot, organo del Partito Popolare Francese (PPF).

Scrisse anche novelle (Le cœur gros, 1894; Celles qui passent, 1898), libri di viaggio e opere drammatiche.


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