Jeremy Corbyn

Jeremy Corbyn
Jeremy Corbyn nel 2020

Leader dell'opposizione
Durata mandato12 settembre 2015 –
4 aprile 2020
MonarcaElisabetta II
Capo del governoDavid Cameron
Theresa May
Boris Johnson
PredecessoreHarriet Harman
SuccessoreKeir Starmer

Leader del Partito Laburista
Durata mandato12 settembre 2015 –
4 aprile 2020
PredecessoreEd Miliband
SuccessoreKeir Starmer

Parlamentare del Regno Unito
In carica
Inizio mandato9 giugno 1983
CollegioIslington North
Sito istituzionale

Dati generali
Prefisso onorificoThe Right Honourable
Partito politicoLaburista (1965-2024)[1]
Indipendente (2024-)
UniversitàPolitecnico di North London
ProfessioneSindacalista
FirmaFirma di Jeremy Corbyn

Jeremy Bernard Corbyn (IPA: [ˈkɔːrbɪn]) (Chippenham, 26 maggio 1949[2]) è un politico britannico, leader del Partito Laburista dal 2015 al 2020 nonché, a seguito delle elezioni generali britanniche del 2017, dell'opposizione di governo fino all'aprile 2020.

Storico esponente della cosiddetta hard left del Partito Laburista, essendo un membro del raggruppamento interno Socialist Campaign Group, Corbyn si identifica ideologicamente come un socialista democratico.[3] Sostiene la possibilità d'interrompere la corrente politica di austerity, caratterizzata da tagli programmatici ai servizi pubblici e al welfare da almeno il 2010, proponendo un piano di totale rinazionalizzazione delle infrastrutture a uso pubblico, come ad esempio le ferrovie, il sistema sanitario, postale ed energetico, e delle attività strategiche allo sviluppo socio-economico britannico, oltre a un particolare programma di politica monetario-finanziaria rivolto alla popolazione, molto simile all'alleggerimento quantitativo per i tradizionali asset economici, soprannominato dai commentatori Corbynomics. Fortemente impegnato nei movimenti contro la guerra e il nucleare sin dalla sua giovinezza, ha ampiamente sostenuto in politica estera un approccio di strenuo non-interventismo militare e di disarmo nucleare unilaterale.

Corbyn ha incominciato la sua carriera come rappresentante per vari sindacati. La sua carriera politica ebbe inizio quando fu eletto nel Consiglio di Haringey nel 1974; in seguito divenne segretario del Partito Laburista della circoscrizione di Hornsey e continuò in entrambi i ruoli fino all'elezione come deputato per il collegio di Islington North. Come deputato backbencher (cioè estraneo ai vertici del partito) era noto per il suo forte attivismo movimentista, legato ideologicamente alla sinistra radicale, e per la sua propensione alla contestazione e insubordinazione, spesso votando contro le indicazioni del vertice Laburista, anche durante i governi di Tony Blair e Gordon Brown. Corbyn è stato anche il presidente nazionale della Stop the War Coalition dal 2011 al 2015.

Corbyn ha annunciato la sua candidatura alla leadership laburista in seguito alla sconfitta del Labour nelle elezioni generali del 2015 e alle dimissioni di Ed Miliband. Nonostante sia entrato nella corsa alla leadership come netto sfavorito e avendo ottenuto solo 35 nomination (menzioni) dai colleghi deputati laburisti per essere inserito nella lista dei candidati, Corbyn è rapidamente diventato il candidato principale ed è stato eletto leader nel settembre 2015, con un consenso al primo turno del 59,5%.

Dopo che il Regno Unito ha votato per abbandonare l'Unione europea nel mese di giugno 2016, i parlamentari laburisti hanno approvato una mozione di sfiducia nei confronti di Corbyn (che, malgrado un trascorso giovanile da euroscettico moderato, si era apertamente schierato contro la Brexit), con 172 voti a favore della rimozione e 40 contrari. In precedenza si erano dimessi circa i due terzi del governo ombra di Corbyn (cioè il gruppo al vertice del partito di opposizione che supervisiona il governo vero e proprio seguendolo come un'ombra). Nelle elezioni per la leadership del settembre 2016, Corbyn ha mantenuto la guida del partito con una quota di voti (maggiore di quella ottenuta nella precedente elezione) del 61,8%.[4] Nelle elezioni generali del 2017, i laburisti (sotto Corbyn) hanno nuovamente ottenuto il secondo posto in Parlamento, ma hanno aumentato la loro quota del voto popolare al 40%, ottenendo un guadagno netto di 30 seggi. Era la prima volta che i laburisti avevano guadagnato un seggio dal 1997 e l'aumento del 9,6% nella quota dei voti del partito era il più grande in una singola elezione generale dal 1945.

Durante il suo mandato di leader, Corbyn è stato criticato per l'antisemitismo all'interno del partito. Ha condannato l'antisemitismo e si è scusato per la sua presenza, mentre la sua leadership ha visto un rafforzamento delle procedure disciplinari riguardanti i discorsi d'odio e il razzismo. Nel 2019, dopo lo stallo in Parlamento sulla Brexit, Corbyn ha appoggiato l'organizzazione di un referendum sull'accordo di ritiro, con una posizione personale di neutralità. Alle elezioni generali del 2019, la quota di voti del Labour è scesa al 32%, con una perdita di 60 seggi, lasciando il partito con 202 seggi, il numero più basso dalle elezioni generali del 1935. Corbyn è rimasto leader del Labour per quattro mesi mentre si svolgevano le elezioni per la sua sostituzione. Le sue dimissioni da leader laburista sono entrate formalmente in vigore nell'aprile 2020, dopo l'elezione di Keir Starmer. Dopo aver affermato che la portata dell'antisemitismo era stata sopravvalutata per motivi politici, Corbyn è stato sospeso dal partito nel 2020. Nel maggio 2024, dopo la convocazione delle elezioni generali del 2024, Corbyn ha annunciato che si sarebbe candidato come indipendente per Islington North, venendo contestualmente espulso dal Labour per attriti interni e divergenze di vedute su Gaza.

Corbyn è un deputato presso la Camera dei comuni dal 1983[5].

  1. ^ Iscrizione sospesa: 29 ottobre 2020 – 17 novembre 2020; Whip sospesa dal 29 ottobre 2020
  2. ^ (EN) "Government and Opposition roles" 24 settembre 2015. UK Parliament. Estratto il 22 settembre 2015
  3. ^ (EN) Krishnadev Calamur, How a Socialist Prime Minister Might Govern Britain, in The Atlantic, 18 agosto 2015. URL consultato il 21 aprile 2016 (archiviato il 19 aprile 2016).
  4. ^ (EN) Labour leadership: Jeremy Corbyn defeats Owen Smith, BBC News, 24 settembre 2016. URL consultato il 24 settembre 2016 (archiviato il 24 settembre 2016).
  5. ^ (EN) Jeremy Corbyn MP, su UK Parliament. URL consultato il 21 luglio 2015 (archiviato il 16 luglio 2015).

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