Kamikaze

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Un gruppo di giovani piloti kamikaze delle Forze aeree dell'esercito giapponese che, il 25 maggio 1945, durante la battaglia di Okinawa, danneggiarono gravemente il cacciatorpediniere USS Braine. Tutti e cinque i piloti della foto morirono nell'azione.

Kamikaze (神風?) è una parola giapponese, di solito tradotta come "vento divino" (kami significa "divinità", un termine fondamentale nello shintoismo, e kaze sta per "vento"; ka inspirare e ze espirare[1]). Internazionalmente e in generale è riferita agli attacchi suicidi eseguiti dai piloti giapponesi (su aerei carichi di esplosivo) contro le navi alleate verso la fine della campagna del Pacifico nella seconda guerra mondiale. Il termine è mutuato dal nome di un leggendario tifone che si dice abbia salvato il Giappone da una flotta di invasione mongola inviata da Kublai Khan (gran Khan mongolo e imperatore cinese) sin dal 1274 con il primo tentativo ma anche nel 1281 con il secondo tentativo di occupazione del territorio nipponico. In Giappone la parola "kamikaze" viene riferita a questo tifone.

Gli attacchi aerei furono l'aspetto predominante e meglio conosciuto di un uso più ampio di attacchi - o piani - suicidi da parte di personale giapponese, inclusi soldati che indossavano esplosivo ed equipaggi di navi cariche di bombe. In giapponese la locuzione usata per le unità che eseguivano questi attacchi è tokubetsu kōgeki tai (特別攻撃隊? lett. "unità d'attacco speciale"), solitamente abbreviato in tokkōtai (特攻隊?). Nella seconda guerra mondiale le squadre suicide provenienti dalla Marina imperiale giapponese furono chiamate shinpū tokubetsu kōgeki tai (神風特別攻撃隊?), dove shinpū è la lettura-on (cinese) dei kanji che formano la parola "kamikaze"; le formazioni kamikaze delle forze aeree dell'Esercito imperiale giapponese erano invece denominata unità Shinbu (神武?).

Dalla fine della seconda guerra mondiale, la parola kamikaze è stata applicata a una varietà più ampia di attacchi suicidi, in altre parti del mondo ed in altre epoche. Esempi di questi includono Selbstopfer nella Germania nazista durante la seconda guerra mondiale ed attentati suicidi di natura terroristica e militare. L'uso internazionale corrente del termine kamikaze per identificare attentati suicidi di natura terroristica - o di qualsiasi altra natura - non viene adottato dalla stampa nipponica, che invece gli preferisce jibaku tero (自爆テロ?), abbreviazione della locuzione anglo-giapponese jibaku terorisuto•自爆テロリスト (?, lett. "terroristi autoesplodenti").

  1. ^ Definizione di kamikaze, su thefreedictionary.com, 1º giugno 2011. il termine deriva da kami - spirito guida e kaze - vento, ed è comunemente tradotto con "vento divino".

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