Kenji Doihara | |
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Soprannome | "il Lawrence della Manciuria" |
Nascita | Okayama, 8 agosto 1883 |
Morte | Tokyo, 23 dicembre 1948 |
Cause della morte | Impiccagione |
Dati militari | |
Paese servito | Impero giapponese |
Forza armata | Esercito imperiale giapponese |
Corpo | Fanteria |
Anni di servizio | 1904-1945 |
Grado | Generale |
Guerre | Intervento in Siberia Seconda guerra sino-giapponese Seconda guerra mondiale |
Campagne | Invasione giapponese della Manciuria |
Comandante di | 14ª Divisione 5ª Armata Esercito della settima area |
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Kenji Doihara, in giapponese 土肥原 賢二 (Okayama, 8 agosto 1883 – Tokyo, 23 dicembre 1948), è stato un generale dell'Esercito Imperiale Giapponese, uno dei pianificatori dell'invasione della Manciuria. Era soprannominato il Lawrence della Manciuria.[1]
Ricoprì numerosi e svariati incarichi nell'abito dell'esercito: fu a capo del Servizio Speciale in Manciuria (dal settembre 1931)[2][3], addetto allo Stato Maggiore dell'Esercito del Kwangtung (1933)[3], consigliere capo del Governo Provvisorio della Cina;[4][5] Comandante della V Armata in Manciuria (1938 - 1940), membro del Consiglio Supremo della Guerra (1940-1943), Ispettore Generale dell'Aeronautica Imperiale (1941),[5] comandante in capo dell'Esercito dell'Est in Giappone (1943).[3]
Nel 1945, verso la conclusione della seconda guerra mondiale, ritornò in Giappone dove ricoprì l'incarico di Ispettore Generale dell'addestramento militare, una delle posizioni più prestigiose all'interno dell'esercito.[3]
Dopo la resa del Giappone fu catturato dalle forze di occupazione ed accusato di crimini di guerra durante il Processo di Tokyo.[6] Riconosciuto colpevole, fu condannato alla pena capitale tramite impiccagione presso la prigione di Sugamo.[7]
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