Laturo frazione | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Comune | Valle Castellana |
Territorio | |
Coordinate | 42°45′41″N 13°32′19″E |
Altitudine | 820 m s.l.m. |
Abitanti | 0 (2015) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 64010 |
Prefisso | NO (non c'è rete fissa) |
Fuso orario | UTC+1 |
Cod. catastale | L597 |
Targa | TE |
Patrono | Sant'Egidio |
Giorno festivo | 1º settembre |
Cartografia | |
Laturo (Lu Lature in dialetto teramano - area ascolana) è una frazione del comune di Valle Castellana in Provincia di Teramo, compresa nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.
Laturo non ha strade di accesso carrabili ed è raggiungibile solo da sentieri. L'accesso più agevole è quello dalla Frazione Olmeto, il sentiero parte dal piccolo nucleo abitato di Valzo[1].
Il Lattanzi [2] data la fondazione di Laturo tra il 1200 e il 1300 ma i resti di una muraglia in conci di grosse dimensioni a circa 150 metri dall'edificato suggeriscono una datazione anteriore al villaggio tardo medioevale.
L'origine del toponimo "Laturo" è ancora da approfondire. E. Giammarco [3] riporta che anticamente era noto come "Calaturo", toponimo attribuibile alla geomorfologia del borgo posto su un crinale che degrada da quota 893 a quota 800, circondato da alture maggiori. Nella cartografia storica tra fine 1500 e inizio 1600 è indicato come "Delataro". Altre ipotesi fanno riferimento alla coltivazione della cicerchia (Lathyrus sativus) molto praticata in loco fino all'abbandono del borgo e dei terreni circostanti.
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