Le Strade Nuove e il sistema dei palazzi dei Rolli di Genova

 Bene protetto dall'UNESCO
Le Strade Nuove ed il complesso dei palazzi dei Rolli di Genova
 Patrimonio dell'umanità
Palazzi in Via Garibaldi
TipoCulturale
Criterio(ii) (iv)
PericoloNon in pericolo
Riconosciuto dal2006
Scheda UNESCO(EN) Genoa: Le Strade Nuove and the system of the palazzi dei Rolli
(FR) Scheda

Le Strade Nuove e il sistema dei palazzi dei Rolli è un sito incluso nel Patrimonio dell'umanità UNESCO situato nel centro storico di Genova (Liguria, Italia)[1].

Le Strade Nuove (Via Giuseppe Garibaldi, già Strada Nuova o Via Aurea, Via Cairoli, già Strada Nuovissima, via Bensa e via Balbi) sono un gruppo di strade costruite dall'aristocrazia genovese tra la seconda metà del Cinquecento e la prima metà del Seicento, quando la Repubblica di Genova era all'apice del suo potere marittimo e finanziario.

I palazzi dei Rolli sono un gruppo di palazzi nobiliari che, al tempo dell'antica Repubblica, erano obbligati, sulla base di un sorteggio pubblico dalle liste degli alloggiamenti pubblici (dette "rolli"), ad ospitare le alte personalità che si trovavano a Genova in visita di Stato. Essi comprendono una serie di edifici tardo-rinascimentali e barocchi che hanno, di norma, tre o quattro piani "con spettacolari scaloni aperti, cortili e loggiati che si affacciano su giardini"[2]. Molti degli interni, nonostante il trascorrere dei secoli e i pesanti danni dovuti ai bombardamenti della seconda guerra mondiale[3], presentano le decorazioni originali dei maggiori autori del manierismo e del barocco genovese. In epoche successive, le medesime abitazioni hanno ospitato viaggiatori illustri che includevano il capoluogo ligure nel loro Grand Tour.

  1. ^ (EN) Genoa: Le Strade Nuove and the system of the Palazzi dei Rolli, su whc.unesco.org. URL consultato il 4 maggio 2019.
  2. ^ Commissione Nazionale UNESCO, I Palazzi dei Rolli Genova, Libreria dello Stato, Istituto poligrafico e zecca dello Stato, p. 5.
  3. ^ I bombardamenti anglo-americani provocarono molti danni alla struttura del centro storico genovese: circa un quarto degli edifici (23,5%) è frutto di ricostruzioni postbelliche o ad anni successivi. Si veda a tal proposito "Il centro storico: da freno a opportunità" Archiviato il 26 novembre 2020 in Internet Archive., approfondimento di Bruno Gabrielli, assessore alla qualità urbana, dal sito del Comune di Genova

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