La Legge di Scania (in danese Skånske Lov, in svedese Skånelagen) è il più antico libro di leggi provinciali danesi e uno dei primi dei paesi nordici ad essere stato scritto. Esso era usato nella regione danese delle Terre di Scania, che a quel tempo comprendeva Scania, Halland, Blekinge e l'isola di Bornholm. Venne usato anche, per un breve periodo, nell'isola di Zelanda. Secondo alcuni studiosi, la sua prima stesura risalirebbe al 1202-1216, e intorno allo stesso periodo venne tradotto in latino dall'arcivescovo Anders Sunesen.
La legge di Scania è citata in diversi manoscritti medievali, e fra gli altri nel Codex Runicus datato intorno al 1300, scritto interamente in runico medievale.[2] Il testo del Codex Runicus consta della Legge di Scania e della Legge ecclesiastica di Scania (Skånske Kirkelov), una descrizione dettagliata dell'amministrazione della giustizia concordata fra gli abitanti della regione della Scania e l'arcivescovo nel tardo XII secolo, e una sezione non pertinente al diritto, anche questa scritta in runico, ma da altra mano.
La Danimarca cedette la Scania alla Svezia con il trattato di Roskilde nel 1658, e dal 1683 in avanti, il governo svedese impose il rispetto dei costumi e delle leggi svedesi alle province ex danesi.
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