Lingua franca mediterranea

Lingua franca
Sabir
Parlato inPorti del Mediterraneo
PeriodoXIII o XV secolo-XIX secolo
Locutori
Classificaestinta
Altre informazioni
ScritturaAlfabeto latino
Tassonomia
FilogenesiLingue indoeuropee
 Lingue romanze
  Lingua franca
Codici di classificazione
ISO 639-3pml (EN)
Glottologling1242 (EN)
Linguasphere51-AAB-c
Estratto in lingua
Il Padre Nostro
Padri di noi, Ki star in syelo, noi voliri ki Nomi di Ti star saluti. Noi volir ki il Paisi di Ti star kon noi, i ki Ti lasar ki tuto il populo fazer Volo di Ti na tera, syemi syemi ki nel syelo. Dar noi sempri pani di noi di cada jorno, i skuzar per noi li kulpa di noi, syemi syemi ki noi skuzar kwesto populo ki fazer kulpa a noi. Non lasar noi tenir katibo pensyeri, ma tradir per noi di malu. Amen.

La lingua franca mediterranea, detta anche sabir, fu un idioma pidgin "di servizio" parlato in tutti i porti del mar Mediterraneo tra il XI secolo e tutto il XIX secolo, anche se probabilmente dovettero esistere lingue franche in epoche precedenti. Secondo altri studiosi invece è più probabile che nacque tra il XV e il XVI secolo, ovvero quando si formarono le repubbliche corsare (ma sottoposte all’impero turco) di Algeri, Tripoli e Tunisi.[senza fonte] Sebbene avesse diverse varianti (sia diatopiche che diacroniche), la più diffusa e persistente era costituita principalmente da un lessico al 65-70% italiano[1] (con forti influenze venete e liguri) e per un 10% spagnolo, con parole di altre lingue mediterranee, come arabo, catalano, sardo, greco, occitano, siciliano e turco.


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